Roma, 24 mag – (Nova) – Il dissesto idrogeologico “e’ una questione carsica e sommersa, drammaticamente sottovalutata in passato e rispetto alla quale verranno finalmente impiegati i fondi non spesi. Ci sono 8,4 miliardi fermi dal 2018 nelle casse dello Stato dedicati al rischio idrogeologico. I ritardi accumulati in Italia con noncuranza sono entrati in cortocircuito con i cambiamenti climatici da tempo in corso. Dal 2016 esiste il piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici che non ha fatto passi avanti, mentre il governo Meloni si e’ impegnato ad aggiornarlo e presentarlo tra dicembre 2023 e gennaio 2024”.
Lo ha detto il sottosegretario alla Difesa, senatrice Isabella Rauti, al Tg4, evidenziando che “il governo Meloni sta prontamente fronteggiando lo stato emergenziale in Emilia-Romagna, disegnando il progetto di ricostruzione e stanziando risorse a sostegno della popolazione”.
Rispondendo sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, Rauti ha osservato: “Il governo Meloni ha ereditato una situazione critica. I soldi vanno spesi tutti e bene. E lo faremo. Stiamo lavorando per la terza rata. Il Pnrr puo’ essere modificato senza snaturarlo, individuando progetti sostenibili, cantierabili e realizzabili nel rispetto delle scadenze fissate. Il criterio e’ quello della fattibilita’. Lavoriamo per non perdere neanche un euro”. (Rin)
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