“Nei loro confronti e verso tutti i caduti abbiamo un debito perenne di riconoscenza. Dobbiamo mantenere viva la memoria e custodirla con ostinazione e orgoglio anno dopo anno – ha detto RAUTI – Un dovere morale al quale non possiamo venire meno e anche un impegno di pace al quale non vogliamo e non dobbiamo sottrarci”. Per il sottosegretario RAUTI “la missione in Somalia ha avuto anche un grandissimo valore umanitario; si interveniva per restituire una speranza al popolo somalo ridotto alla fame e stremato dalla guerriglia interna. Anche in questa missione di peace keeping – come in tutte le nostre missioni internazionali – ci siamo impegnati come costruttori di pace e di stabilità. Esiste un modello tutto italiano di cooperazione civile e militare che ci contraddistingue per l’empatia e la professionalità con cui i nostri militari entrano in contatto con le popolazioni, riuscendo ad interpretarne i bisogni. Anche questo approccio rende le missioni internazionali uno strumento forte di indirizzo della politica estera”.
(ITALPRESS) – (SEGUE).
tvi/com
31-Lug-23 14:23
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