“Dopo il colpo di stato del 26 luglio scorso, la situazione in Niger è in continua evoluzione e ne seguiamo con attenzione tutti gli sviluppi. Siamo presenti con il nostro contingente in una missione bilaterale di supporto ed in quella di partenariato militare dell’Unione europea (Eumpm). E ad oggi, sul territorio, non sono emerse ostilità verso i militari italiani”. Lo dice all’Adnkronos il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti.
“Ad oggi rimangono a Niamey circa 250 nostri militari – spiega – La loro incolumità è una priorità per la Difesa. Auspichiamo una soluzione negoziale della crisi che ripristini l’ordine costituzionale, senza il ricorso a interventi militari che getterebbero il Paese nel caos. Quanto è successo in Niger deve far riflettere perché è un chiaro segno della guerra ibrida che si combatte sullo scacchiere internazionale. L’Africa è fondamentale per ogni futuro scenario strategico e geopolitico e dobbiamo avere un’attenzione particolare al continente come sta facendo il governo Meloni”. (di Silvia Mancinelli)