Roma, 3 set. (LaPresse) – “La sera del 3 settembre 1982, in un agguato a Palermo, il prefetto, il generale, l’uomo di Stato Carlo Alberto Dalla Chiesa cadde sotto i colpi della mafia, con la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo. Personaggio immenso e inesauribile. Testimonianza e memoria eterna della lotta tra il bene e il male, della determinazione di riaffermare lo Stato contro l’anti-Stato”. Lo scrive sui social il sottosegretario alla Difesa e senatrice di FdI Isabella Rauti.”Proseguire nel solco del metodo investigativo, della giustizia e della legalità ben tracciato dal generale dalla Chiesa è un dovere morale, civico e politico che ci riguarda tutti. Mantenere vivo il suo ricordo è un impegno nei confronti di chi ha sacrificato la propria vita al servizio delle Istituzioni”, conclude. POL NG01 mdg 031208 SET 23
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