Continua la protesta delle donne saudite contro il divieto di prendere la patente. L’altro ieri la polizia ha arrestato cinque automobiliste che conducevano a scopo diomostratitivo le propria vetture per le vie di Gedda.
“Ma già il 17 giugno scorso – ha dichiarato la consigliera regionale e membro dell’Ufficio di Presidenza, Isabella Rauti – era partita la mobilitazione di vari gruppi tra cui ‘Women2Drive’ e ‘Women right to drive in Ksa’, per difendere non solo il diritto alla guida ma anche la libertà e la parità.”
La protesta, soffocata dal governo locale, ha trovato spazio con migliaia di sostenitori sui social networks Facebook e Twitter anche attraverso la pubblicazione on line di video che ritraggono al volante alcune donne coperte dal velo islamico. “Ho voluto sostenere – continua Rauti – la campagna di Women2Drive, confermando con un post sul blog ‘Let the Saudi women drive’, la mia vicinanza e solidarietà a tutte quelle donne che, mettendosi alla guida delle loro auto, sfidano coraggiosamente l’autorità islamica e il divieto di prendere la patente, anche a costo di essere arrestate.”
“Si tratta di gesti che hanno un valore più che simbolico che contravviene al diritto consuetudinario che in molte forme ed in molti modi preclude alle donne saudite di raggiungere un aparità effettiva sostanziale e sociale.”
Roma, 1 luglio 2011