(Adnkronos) – “Penso piuttosto – aggiunge Rauti – che vadano trovate vie alternative, e per questo propongo di mettere subito mano a provvedimenti che possano realmente contribuire alla soluzione definitiva del sovraffollamento delle carceri: rivedere il regime della custodia cautelare in carcere, provvedere ad una depenalizzazione dei reati minori, trovare ulteriori forme alternative alla detenzione, anche nell’ottica della riabilitazione del condannato e del suo progressivo reinserimento nella società e nel mondo del lavoro, portare a compimento il piano di edilizia penitenziaria varato nel 2010”.
”Mi auguro che il consiglio regionale del Lazio riesca oggi a determinarsi in maniera bipartisan, sarebbe grave che la politica si spaccasse su un argomento del genere, che tocca profondamente le coscienze di tutti. Personalmente ho firmato e condiviso la mozione presentata da alcuni colleghi di diverse forze politiche – continua la consigliera Rauti – perché si è posto l’accento proprio sulla necessità di un approccio strutturale alla questione, lasciando fuori l’amnistia, che può essere oggetto di divisione e non di unione”.
“Continuerò comunque il mio impegno – conclude Rauti – su un tema che mi sta particolarmente a cuore, e sul quale ho presentato una proposta di legge che auspico possa presto essere oggetto di dibattito nelle commissioni competenti e in Aula: la creazione degli Icam nella nostra regione, ovvero quegli istituti di custodia attenuata per le madri detenute che possono essere una risposta importante sia sul versante della riduzione del numero delle detenute stesse presso gli istituti di pena che nell’ottica di garantire ai loro figli un’infanzia normale”.
(Pit/Ct/Adnkronos)
22-SET-11 17:38
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