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Adnkronos – Giornata vita: Rauti (FdI), ‘Basta ritardi, Parlamento dia riconoscimento ufficiale’ = ‘Maternità, demografia e famiglia siano al centro delle scelte politiche’

Roma, 6 feb. (Adnkronos) – ”La 44esima edizione della Giornata della vita, che si celebra oggi, sia anche un momento di riflessione per tutte le forze politiche affinché finalmente si proceda in Parlamento all’istituzione ufficiale della ‘Giornata nazionale della vita nascente’. Così come, tra l’altro, ha chiesto anche il sindaco di Verona Federico Sboarina, in una lettera inviata ai presidenti del Senato e della Camera, facendosi capofila dell’appello lanciato da numerosi Comuni e da molte associazioni pro Life”. Lo dichiara in una nota la senatrice di Fratelli d’italia, Isabella Rauti, responsabile del dipartimento Famiglia, Pari Opportunità e Valori non negoziabili.
“Da tempo, infatti, giacciono alla Camera e al Senato diversi disegni di legge, alcuni anche trasversali, che appunto chiedono di dedicare alla vita nascente una giornata, individuata nella data del 25 marzo, come accade già in 11 Paesi nel mondo. Tra queste c’è un disegno di legge di Fratelli d’Italia, a mia prima firma, depositato in Senato in cui appunto si chiede l’istituzione della ‘Giornata della vita nascente’, accogliendo così l’appello lanciato da 41 associazioni pro Life. FdI, quindi, conferma il suo impegno per il riconoscimento del valore sociale della maternità e la volontà di sostenerla con misure concrete, come dimostra la nostra proposta di legge per la natalità e la Famiglia, presentata sia al Senato e sia alla Camera, prima firma Giorgia Meloni. Natalità e famiglia che per noi devono essere centrali in ogni azione e declinazione politica. La valorizzazione della maternità e il sostegno alle famiglie sono ancora più necessari alla luce dei dati drammatici sull’inverno demografico che affligge l’Italia ed il resto d’Europa”, prosegue Rauti.
“Alle libere scelte di maternità e paternità non giovano i numeri drammatici – diffusi nei giorni scorsi dall’Istat e dalle associazioni di categorie – sul lavoro femminile che confermano il crollo della percentuale di donne occupate rispetto agli uomini e le crescenti difficoltà nel conciliare lavoro e famiglia. Senza dimenticare che la marginalizzazione delle donne nel mercato del lavoro non è una ‘questione di donne’ ma un fattore di Pil ed un freno allo sviluppo economico. Quindi basta attendere”, conclude.
(Stg/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
06-FEB-22 14:01
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