(Adnkronos) – Inoltre, i parlamentari, “pur nella ferma determinazione in ordine al riconoscimento del pieno diritto dei familiari di caduti di Nassiriya ad ottenere il giusto risarcimento (diritto che non è assolutamente messo in discussione)” mettono in evidenza come “la sentenza di condanna di risarcimento in sede civile sopravviene a distanza di sedici anni dai tragici fatti di Nassiriya e in seguito a un processo penale a carico dello stesso generale Stano, conclusosi invece, in questa sede, con la sua assoluzione dall’accusa di non aver predisposto opportune difese e di aver sottovalutato gli allarmi dell’intelligence: circostanza che pone obiettivi e legittimi interrogativi, sia sulla coerenza tra le due decisioni, che sulla definizione delle responsabilità”.
Tra l’altro, sottolineano i firmatari, “la situazione determina conseguentemente l’emersione di un duplice profilo di incertezza, da un lato, nei confronti del generale Bruno Stano, assolto in sede penale, ma condannato in sede civile al risarcimento dei danni, e dall’altro, nei riguardi dei familiari dei caduti di Nassiriya, ai quali a parere dell’interrogante, lo Stato, anziché intentare una difficoltosa, lenta e dispendiosa ricerca delle responsabilità individuali, oggi accertate in via definitiva ma non senza contraddizioni, avrebbe dovuto assicurare senza indugio un adeguato risarcimento in favore dei propri soldati”.
“Appare infine necessario – rilava l’interrogazione – anche al fine di assicurare un’efficace azione delle Forze armate in ordine alla prioritaria funzione di difesa dello Stato, fissare in modo certo, chiaro e univoco, anche attraverso opportune e urgenti previsioni di legge, il principio per cui la responsabilità civile dei militari, nell’esercizio delle loro funzioni e nel corso delle loro attività, sia posta in capo allo Stato: un principio di riequilibrio e bilanciamento delle responsabilità che consentirebbe al contempo di assicurare tempi celeri e certi per i risarcimenti ove ricorrano le condizioni, e garantire un’organizzazione delle operazioni militari libera e incondizionata rispetto al rischio di incorrere in forme di responsabilità civile, come avvenuto in questo caso”.
(Per/AdnKronos)
ISSN 2465 – 1222
07-NOV-19 15:50
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