(AdnKronos) – Altro tema toccato dal volume è la discriminazione femminile in alcune comunità islamiche: “Alcune ragazzine quando diventano signorine sono costrette a coprirsi il capo, la loro vita è finita”. “Questa – accusa – è mancata integrazione, a volte addirittura scompaiono, murate vive in casa, oppure mandate spose nei paesi di origine a uomini anziani”. “Sono bambine che vanno a scuola la mattina per integrarsi, poi in moschea e fanno marcia indietro, parlando di Corano e studiando l’arabo”, aggiunge la giornalista.
“Questa non è integrazione – conclude – se lo Stato impone regole invece l’integrazionearriva”. Servono per questo leggi sul burka, ad esempio, perché sotto quel burka ci può essere qualsiasi cosa”.
Per Isabella Rauti “va sottolineata proprio questa vacatio legis, ma in questo paese sembra ci sia un tabu quando si parla di migranti clandestini, perché scattano subito le accuse di razzismo e di xenofobia, mentre il vero problema è quello della sicurezza”.
Per la senatrice “il fatto che non ci siano stati finora attentati” nel nostro paese è un dato che va messo in relazione non soltanto “con le capacità della nostra intelligence, ma anche con il tema dell’accoglienza, analizzando le cose che si pensano, ma non si dicono apertamente”, dice riferendosi alla disponibilità a far arrivare in Italia i migranti. (segue)
(Sai/AdnKronos)
ISSN 2465 – 1222
27-MAR-19 13:47
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