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Adnkronos – Violenza su donne: Lazio, convegno per fare punto sul problema (2) =

(Adnkronos) – Il consigliere membro dell’Ufficio di Presidenza Claudio Bucci (Idv), nel suo intervento, ha ricordato l’impegno del Consiglio regionale su questi temi fino ad oggi. ”Quando si parla di violenza sulle donne, e in generale di argomenti cosi delicati credo che non debba esserci colore o parte politica – ha dichiarato. Questo è uno dei tanti terreni dove la politica ha il dovere di dare il meglio di sé. Forse finora non siamo riusciti a dare le risposte giuste: secondo i dati pubblicati dall’Istat, in Italia le donne che hanno subito violenza sono circa 7 milioni e la maggior parte di loro ha subito violenza dal proprio partner. Il dato che più colpisce è che per oltre il 90% dei casi questi casi passa nel più totale silenzio, non vengono denunciati. Proprio in questi giorni sta iniziando l’iter di approvazione della proposta di legge regionale contro lo stalking – ha ricordato Bucci – un fenomeno in continua crescita, che si accentua maggiormente con il proliferare dei mezzi di comunicazione. La legge va in due direzioni, quella di dare assistenza alle vittime e di cercare una forma di recupero per gli stalker. Molto c’è da fare, ma un passo come questo potrebbe significare molto: darebbe l’avvio ad una fase di attenzione e presa in carico del problema”.
“La violenza contro le donne ha molte forme e molti volti, ed è anche una reazione ai cambiamenti sociali ed alla modificazione nei rapporti di genere – ha affermato la Consigliera Isabella Rauti (Pdl), anch’essa membro dell’Ufficio di Presidenza. Le Istituzioni devono declinare linee-guida e di intervento per il contrasto al fenomeno delle violenze. Lo stalking, in particolare, è dal 2009 finalmente un reato, grazie alla legge nazionale, che ha fatto emergere un sommerso quantitativo e qualitativo, che solo oggi è identificabile e perseguibile; il Consiglio regionale ha approvato due mozioni bipartisan, ha proposto una legge anti-stalking ed ha stanziato fondi per il contrasto alla violenza sulle donne. La legislazione esiste ma è una condizione necessaria e non sufficiente; per la prevenzione serve una rivoluzione culturale, di costume e di mentalità che educhi al rispetto delle diversita’”, ha sottolineato Rauti. “Le associazioni impegnate nel contrasto alle violenze, come ‘Noi voci di donne’ e ‘Progetto vittime’, possono contribuire a diffondere questa cultura, in sinergia con le Istituzioni perché ognuno deve fare la sua parte come una responsabilità sociale assunta e condivisa”.
La parola è poi passata alla dottoressa Farina, presidente dell’associazione ‘Noi voci di donne’, che ha illustrato l’impegno della sua associazione, che consiste nell’attuazione presso gli enti locali di Caserta e della provincia degli sportelli antiviolenza; con rammarico la dottoressa Farina ha rimarcato la poca volontà di collaborazione su questi temi da parte delle istituzioni scolastiche, che, quando si tratta di violenza, temono sempre di veder compromesso di fronte alla pubblica opinione il buon nome dell’istituto. La dottoressa Vitagliano ha poi mostrato in concreto le modalità operative che l’associazione, il cui staff è composto, oltre che da psicologi e psicoterapeuti, anche da avvocati, tiene nei casi ad essa sottoposti; particolarmente delicata,a suo avviso, è la perdita di autostima indotta nelle donne vittime di violenza dall’episodio subito. (segue)

(Lau/Zn/Adnkronos)

17-GEN-12 18:21

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