“La candidatura della Rauti non è una provocazione”
di Fabio Massa
Marco Osnato, onorevole uscente di Fratelli d’Italia, candidato alla Camera nel collegio Lombardia 06 Nord Milano, lo dice chiaro e tondo: “Ho chiamato personalmente Fiano e ho espresso la nostra solidarietà per le scritte insultanti nei suoi confronti”. Tuttavia, sostiene Osnato, la candidatura della Rauti non è una provocazione… L’intervista di Affaritaliani.it Milano.
Onorevole Osnato, ha visto le scritte contro Fiano?
L’ho sentito personalmente. Ho espresso la nostra solidarietà.
Al netto delle scritte alcuni pensano che candidare Isabella Rauti in quel collegio, che comprende Sesto San Giovanni città medaglia d’oro della Resistenza sia una provocazione…
Al di là del cognome, sul quale nessuno deve aver niente da recriminare, la Rauti è una persona che ha mostrato di avere tutta l’agibilità politica per candidarsi dove ritiene. Non è una provocazione candidarla, ma un riconoscimento importante per quel territorio avere una personalità del partito di questo spessore. Mi faccia dire una cosa su Fiano…
Prego.
Capisco le difficoltà politiche di Fiano, che si trova in un collegio che i sondaggi danno assolutamente al centrodestra. Lui si riteneva riconfermato, mentre Letta ha fatto altre scelte e lo ha piazzato là, in un collegio perdente. Ma io guarderei avanti, fossi in Fiano, per trovare soluzioni ai problemi di quei comuni. Sulla storia del Novecento possiamo discutere ampiamente dopo le elezioni, no?
Parliamo di contenuti. Tre punti del programma declinato per il suo collegio.
Infrastrutture: quelle sono zone importanti. Se si somma il pil del Nord Milano si fa quello di una media nazione europea. Sesto e Cinisello, ma anche Arese, erano città operaie: ora ci sono tante piccole e medie imprese, riferite anche al mondo dell’innovazione che hanno bisogno di infrastrutture. Molto si è fatto ma dobbiamo fare di più. Poi c’è la sanità. A fronte anche della riforma della sanità crediamo che un territorio così densamente popolato non vada depauperato. Non si devono levare i presidi. Terzo: la sicurezza. Sono luoghi molto difficili, hanno tessuti sociali complicati. Per questo sono andate a destra le amministrazioni locali di Cinisello, Sesto, Bresso, Cormano. Lo Stato deve trovare soluzioni che amplifichino ulteriormente il presidio del territorio.
In vista delle prossime regionali che indicazioni arriveranno da questo voto?
Il dato che a noi interessa di più è una conferma del centrodestra come coalizione trainante della Lombardia. Mi auguro che torni prima o poi anche vincente anche nella città di Milano. Alle Regionali abbiamo perso nel centro storico di Milano già molti anni fa. Evidentemente noi auspichiamo che da questa elezione si tragga un dato politico come forza trainante nella città. Parimenti speriamo che Fdi abbia un risultato al pari delle aspettative e dei sondaggi e che possa essere più influente per alcune scelte decisive per la nostra Regione.
Magari anche indicare anche il prossimo presidente? O va bene Fontana?
Non è un tabù né indicare un nome né continuare con Attilio Fontana, che è bravissimo. Uso le parole di Salvini: quella che sarà la scelta migliore per il centrodestra la faremo.
Sull’ultimo rimpasto in Regione come commenta?
Riccardo De Corato e Romano La Russa sono due persone autorevoli storiche della destra milanese. La sicurezza è una materia che conoscono bene ed entrambi svolgeranno i ruoli portando buoni risultati per la sicurezza dei lombardi.
[Fonte: www.affaritaliani.it]