Roma, 20 feb 15:23 – (Agenzia Nova) – Nei prossimi giorni si discuterà delle regole d’ingaggio della missione Ue operazione navale, aerea e satellitare per impedire l’ingresso di nuove armi in Libia stabilità all’unanimità nel corso del Consiglio affari esteri (Cae) del 17 febbraio scorso. Lo ha detto il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, durante un’interrogazione in Senato da parte della senatrice Isabella Rauti (Fratelli d’Italia). Nei prossimi giorni, quindi, sono previste le riunioni del Cops (Comitato politico e di sicurezza) e del Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti), per giungere l’obiettivo di far deliberare definitivamente nel prossimo Cae del 23 marzo la missione. “In caso di osservazione di pull factor sulla migrazione, saranno ritirati gli assetti navali”, ha spiegato il titolare della Farnesina, ricordando che le riunioni dei prossimi giorni serviranno proprio a discutere dei criteri della missione. Nel suo intervento, Di Maio ha evidenziato che la fase istruttoria della nuova missione è stata affidata all’ex comando della missione “Sophia” perché “si continua a riconoscere il ruolo dell’Italia” nel Mediterraneo.
Nell’ultimo Consiglio Affari esteri, “tutti gli Stati all’unanimità” hanno convenuto sul fatto che “Sophia non potesse soddisfare le esigenze di una missione che in questo momento deve bloccare l’ingresso di armi in Libia”, ha aggiunto il capo della diplomazia. Di Maio ha aggiunto: “Per fermare anche ulteriori partenze di migranti o la proliferazione del terrorismo dobbiamo arrivare al cessate il fuoco, e, per arrivarvi dobbiamo bloccare l’ingresso di armi via terra e per farlo abbiamo creato una nuova missione con un mandato esclusivo che va nella direzione di bloccare l’ingresso di armi, con sorveglianza aerea, navale e, se le parti libiche saranno d’accordo, anche ai confini terrestri”. Il secondo punto su cui il Cae ha raggiunto un accordo è che “con questa missione continuiamo a formare la Guardia costiera libica per gestire le rotte dei migranti” e “portiamo avanti obiettivi di contrasto ai cosiddetti scafisti”. Di Maio ha ricordato che lunedì il Cae ha convenuto all’unanimità “di lanciare una nuova operazione nel Mediterraneo, che l’operazione Sophia sarà chiusa, e che (la nuova missione) avrà come obiettivo attuazione l’embargo sulle armi” attraverso l’utilizzo di assetti aerei, satellitari e marittimi, e che “l’area delle operazioni sarà definita in linea con il mandato concordato e manterrà altri compiti secondari (addestramento Marina, lotta al crimine organizzato)”. (Mom)
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