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agenzianova.com – L’Italia presente all’esposizione Idex 2023, strette nuove alleanze a lungo termine

Fincantieri, Leonardo ed Elettronica hanno esposto i loro ultimi prodotti e siglato accordi con partner emiratini, dimostrando come il legame tra Italia ed Emirati, primo mercato di destinazione dell’export italiano nell’area Nord Africa e Medio Oriente

Si conclude oggi negli Emirati Arabi Uniti una delle più importanti esposizioni internazionali nell’ambito della Difesa, Idex 2023, accompagnata dall’Esposizione navale Navdex 2023, organizzate sotto il patrocinio del presidente degli Emirati, lo sceicco Mohamed bin Zayed al Nahyan. Entrambe hanno avuto inizio il 20 febbraio scorso presso il Centro esposizioni nazionale di Abu Dhabi Adnec.

Nella sua 16esima edizione, Idex ha visto la partecipazione di aziende provenienti da 65 Paesi, otto in più rispetto all’edizione del 2021, tra cui figura anche l’Italia. Infatti, tra le 1.350 aziende che hanno preso parte all’evento anche le italiane Fincantieri, Leonardo ed Elettronica, tra le diverse provenienti dal nostro Paese, hanno esposto i loro ultimi prodotti e siglato accordi con partner emiratini, dimostrando come il legame tra Italia ed Emirati, primo mercato di destinazione dell’export italiano nell’area Nord Africa e Medio Oriente, passi anche per il settore della difesa. Solo poche settimane fa, il 7 febbraio, il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, aveva svolto una visita negli Emirati per “una serie di incontri istituzionali”, divenendo il primo membro della squadra di governo guidata da Giorgia Meloni a recarsi nello Stato del Golfo Persico. In settimana, altre personalità, tra cui il capo di stato maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone, e il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, si sono recate in visita negli Emirati in occasione di Idex. Rauti è anche salita a bordo della nave Bergamini, la fregata missilistica della Marina militare italiana che sta fornendo sostegno all’operazione Agenor, “il pilastro militare” della missione nello Stretto di Hormuz Emasoh (European-led Maritime Awareness in the Strait of Hormuz).

Fincantieri è sempre più focalizzata sul “Medio Oriente e ancora di più su Abu Dhabi”, ha affermato l’amministratore delegato del gruppo cantieristico italiano, Pierroberto Folgiero, in un video pubblicato su Twitter da Idex e Navdex, aggiungendo: “Spingeremo per avere alleanze e strategie a lungo termine. Questo è l’inizio di una nuova collaborazione con il Paese”. Negli Emirati Arabi Uniti il gruppo cantieristico è presente sin dal 2008 e ha già consegnato nel 2013 tre navi costruite nei cantieri italiani del gruppo. Oltre a mostrare gli ultimi sviluppi della difesa navale raggiunti e l’impiego delle nuove tecnologie, Idex e Navdex 2023 sono state occasione per Fincantieri per siglare un accordo con la Abu Dhabi Ship Building (Adsb) del Gruppo Edge, per la progettazione, costruzione e gestione della flotta di navi militari e mercantili per il commercio domestico ed internazionale, oltre a creare nuove opportunità di business nel mercato locale e internazionale con soluzioni tecnologiche ad alto valore aggiunto. A presenziare, tra gli altri, alla firma dell’accordo vi è stata il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, che commentando l’intesa ha affermato: “L’accordo contribuisce ad avviare nuove opportunità nel commercio domestico e internazionale e consolidare la crescita di quelle in atto”. Per il sottosegretario “il settore della cantieristica navale italiana è ricco di altissime competenze e professionalità che esportano il ‘made in Italy’ nel mondo e contribuisce allo sviluppo economico del Paese”. “L’accordo dimostra la convergenza degli obiettivi di Adsb e di Fincantieri negli Emirati, oltre a rappresentare un’importante opportunità per sfruttare le sinergie che consentiranno un processo congiunto di consolidamento e crescita. Insieme alla prossima apertura della NewCo, interamente posseduta dal Gruppo, questa firma conferma anche il forte impegno di Fincantieri per rafforzare la propria posizione e reputazione nel Paese”, ha affermato Folgiero.

Presente poi all’esposizione l’azienda Elettronica, la cui “lunga storia dei rapporti” con gli Emirati ha avuto inizio nei primi anni Novanta, quando l’azienda italiana iniziò a fornire al Paese del Golfo apparati per la guerra elettronica (electronic warfare, Ew). Negli ultimi decenni, Elettronica ha lavorato duramente con le controparti emiratine per garantire che il personale, le navi, i veicoli e gli aeromobili siano fortemente protetti da sistemi EW all’avanguardia che salvano vite e proteggono le piattaforme energetiche. Proprio la guerra elettronica è stata il fulcro dell’accordo firmato da Elettronica con l’emiratina Etimad Holding (Eh) per un partenariato strategico volto alla costituzione di Ils Hub per i sistemi Ew negli Emirati Arabi Uniti. Con la firma di questo accordo, Elettronica collaborerà con Etimad Holding e le sue sussidiarie per stabilire negli Emirati uno snodo logistico integrato per i sistemi Ew, come soluzioni uniche per l’utente finale. Eh e le sue sussidiarie forniranno la riparazione e la manutenzione del sistema Ew di Elettronica su base esclusiva e aiuteranno l’azienda italiana a vendere i suoi prodotti combinando le loro capacità reciproche per fornire servizi secondo le esigenze/richieste degli utenti. Inoltre, entrambe le parti coopereranno congiuntamente per la localizzazione dell’integrazione del sistema e il comando e il controllo dei sensori e degli attuatori di Elettronica. “Il nostro rapporto con gli Emirati Arabi Uniti è molto profondo e continuiamo a lavorare per renderlo più forte”, ha commentato Enzo Benigni, presidente e amministratore delegato di Elettronica. “Questo accordo è la prima pietra miliare di una cooperazione strategica a lungo termine tra Elettronica ed Etimad”, ha aggiunto Khalid al Ali, amministratore delegato di Etimad Holding.

Non poteva mancare a Idex 2023 Leonardo, la quale ha partecipato al salone “promuovendo un’offerta che include prodotti di elettronica terrestre, navale e avionica, piattaforme e servizi di addestramento per piloti di aerei, operatori cyber e della difesa; velivoli ed elicotteri militari con e senza equipaggio”, secondo quanto si apprende da un comunicato pubblicato sul sito. Tra questi l’M-346FA, il velivolo “Lead-In Fighter Trainer” più avanzato presente sul mercato, il drone bersaglio Mirach 40 (M-40), il Tactical Multi Mission Radar (TMMR), un nuovo radar multi-dominio e dual use, l’AW149, elicottero militare multi-missione di categoria media di ultima generazione. Le tecnologie di Leonardo sostengono gli Emirati da “quasi cinquant’anni”, secondo quanto affermato da Vincenzo Romano, responsabile generale di Leonardo nel Paese del Golfo che, citato dal sito dell’azienda, ha riferito che “il 90 per cento della flotta Vvip è costituita da elicotteri Leonardo, che sono oltre 100 nel Paese, e sono oltre 40 le navi della Marina degli Emirati equipaggiate con i sistemi di Leonardo. Questi includono Combat Management System (Cms), radar, sistemi di controllo del tiro, sistemi di comunicazione e artiglierie”. Il partenariato si è ulteriormente rafforzato nel novembre 2022, quando l’azienda italiana e l’università emiratina Khalifa University of Science and Technology hanno stabilito ad Abu Dhabi una scuola di alta formazione professionale per la sicurezza informatica dedicata perlopiù a operatori del settore, una “Cyber security academy” che “farà leva su competenze e tecnologie di Leonardo per la protezione degli ecosistemi digitali, nonché sull’esperienza della Cyber & Security Academy che l’azienda ha in Italia”. A tal proposito, nel corso di Idex, le parti hanno annunciato la conclusione del primo programma “Train the trainer” presso la Leonardo Cyber & Security Academy di Genova, dedicato alla formazione degli esperti che insegneranno, presumibilmente a partire dalla seconda metà del 2023, alla Cyber security academy negli Emirati.

Con circa 130.000 visitatori, l’edizione di quest’anno ha registrato un aumento del 50 per cento nel numero di aziende partecipanti rispetto all’ultimo Idex organizzato nel 2021. Presenti all’Idex 2023 anche alcune aziende ucraine nonché l’Associazione nazionale delle industrie della difesa dell’Ucraina. Alla fiera gemella, incentrata sulla difesa marittima, hanno preso parte navi di otto Paesi: Pakistan, Bahrein, Regno Unito, Italia Cina, Kuwait, India ed Emirati Arabi Uniti. L’Idex di quest’anno ha poi visto il lancio di dell’”Idex Next Gen”, uno spazio dedicato a consentire alle startup di dimostrare la loro tecnologia all’avanguardia nel settore della difesa e navale a figure di spicco del settore. Inoltre, il gruppo fieristico emiratino Adnec, in collaborazione con il ministero della Difesa, ha lanciato il 15 febbraio per la prima volta le cosiddette sessioni “Idex Think Tank”. Si tratta di sessioni chiuse divise tra sei gruppi di esperti di difesa e sicurezza di tutto il mondo per partecipare a discussioni strategiche su una serie di argomenti significativi, tra cui la difesa terrestre, aerea e marittima, lo spazio e il ruolo di giovani e donne nel settore. Per l’esibizione di quest’anno è stato lanciato anche l’”Innovation Trail”, un viaggio mirato attraverso la fiera, che ha messo in evidenza gli ultimi prodotti e le innovazioni per la difesa in generale e il settore navale.

Nonostante la forte presenza internazionale, anche il gruppo emiratino Edge ha dominato l’esposizione concludendo 56 contratti multimiliardari, dal valore di 23,34 miliardi di dirham (circa 6 miliardi di euro), assegnati dal Tawazun Council, Consiglio di Tawazun, l’ente governativo indipendente che lavora a stretto contatto con il ministero della Difesa e le agenzie di sicurezza per massimizzare il valore attraverso i sistemi di acquisizione. Il conglomerato emiratino Edge ha svelato 11 nuovi prodotti e sistemi senza pilota e autonomi durante il giorno di apertura. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa emiratina “Wam”, i prodotti svelati possono svolgere un’ampia gamma di missioni, tra cui intelligence tattica, sorveglianza, ricognizione, supporto logistico e operazioni di combattimento, e, secondo Edge, possono essere impiegati in situazioni di combattimento aereo, terrestre e marittimo. Secondo quanto riferito dal quotidiano emiratino “The National”, gli accordi sono indice di un crescente passaggio dalla completa dipendenza dalle società straniere alla fiducia nei prodotti per la difesa fabbricati localmente. L’equipaggiamento militare “Made in the Uae” sta diventando disponibile dopo anni di sviluppo e test mentre si concretizza la spinta alla produzione locale del Paese. Parallelamente, secondo “The National”, le compagnie internazionali del settore aerospaziale e della difesa stanno cercando di aumentare gli appalti dalle società degli Emirati Arabi Uniti e avviare la produzione nel Paese del Golfo per rafforzare le proprie catene di approvvigionamento, soprattutto dopo i ritardi e le interruzioni verificatesi durante la pandemia di Covid-19.

[Fonte: www.agenzianova.com]

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