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AGI – 2 giugno: polemica Trenta-Rauti su peace and love, richiamo Casellati (2)=

(AGI) – Roma, 30 mag. – Nel corso della sua interrogazione, la senatrice Fdi aveva criticato il tema dell’inclusione scelto quest’anno per la tradizionale parata militare ai Fori imperiali del 2 giugno. “Un evento che di per se’ e’ inclusivo – ha sottolineato Rauti – proprio perche’ si svolge in occasione della Festa della Repubblica, ricorrenza che unisce tutti gli italiani” e, ha aggiunto, “le Forze armate non sono Ong ne’ associazioni di volontariato, e non e’ loro compito istituzionale combattere l’emarginazione sociale ne’ scambiare fucili con borse di studio per la pace, come ha chiesto e proposto il presidente Conte”. Quindi, ha accusato: “L’aver dedicato la parata del 2 giugno al tema dell’inclusione, ci sembra un’ipocrisia ideologica, un’alterazione politica e anche un mancato riconoscimento della vocazione principale delle Forze armate”. “Riteniamo – ha concluso – che la scelta finisca per privilegiare l’impegno civile a diminutio dei valori militari che sono proprio quelli di una parata delle Forze armate e che una parata militare dovrebbe celebrare. Piu’ che una parata sara’ una sfilata, piu’ dai colori arcobaleno che dai colori del Tricolore”.
La ministra Trenta ha rivendicato la scelta contro “strumentalizzazioni e interpretazioni di parte”. “La festa della Repubblica – ha sosttolineato – e’ la festa di tutti i cittadini e di tutti i militari che rappresentano la Repubblica e i valori di unita’ che essa sottende. Il concetto di inclusione e’ interno alla difesa. Inclusione vuol dire considerare come parte integrante della compagine difesa tutti i militari che hanno rischiato la vita per il servizio e che, ad esempio, si sono ammalati a seguito del loro impiego nei teatri operativi. Inclusione vuol dire che, per la prima volta, parteciperanno i civili della Difesa e per la prima volta la riserva selezionata. La diversita’ delle scelte e delle abilita’ e’ un patrimonio comune e rispettare l’autodeterminazione delle persone e’ necessario perche’ un Paese si mantenga vivo e competitivo, anche nella considerazione solidale per chi ha maggiormente pagato per il proprio impegno”. Quindi, ha concluso: “La dedica della parata della festa della Repubblica al tema dell’inclusione non puo’ costituire una sorta di deminutio dei valori militari o un mancato riconoscimento della vocazione principale delle forze armate. Anzi, e’ un ringraziamento dovuto a tutti coloro che hanno dato la vita e sacrificato parte importante di essa per servire la patria. E’ la festa degli eroi del Paese, anche di quelli che, ammalatisi per il servizio, sono transitati al ruolo civile. In tale ottica, il tema che ha ispirato l’organizzazione dei festeggiamenti per il 2 giugno mi pare del tutto coerente con la vocazione delle Forze armate ed in perfetta armonia con il dettato costituzionale”. (AGI)
Sim
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NNN

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