(AGI) – Roma, 13 ago. – Secondo la senatrice: “La situazione e’ precipitata e dall’inizio dell’offensiva si stimano oltre 250 mila profughi, la cui maggioranza e’ rappresentata da donne e bambini; secondo l’Agenzia Onu per i Rifugiati (Unhcr) tale numero “si somma ai 150 mila profughi registrati fra gennaio e maggio, portando complessivamente il totale dei rifugiati a 3,3 milioni di persone in tutto il Paese”. E se fino a ieri il Governo Draghi – sollecitato anche da Fratelli d’Italia con tutti gli strumenti parlamentari a disposizione – si stava occupando, tra lentezze burocratiche e qualche ritardo di troppo, di trasferire in Italia gli interpreti, con le loro famiglie, e quei cittadini afghani che avevano coadiuvato a vario titolo i contingenti italiani, ora tutto appare decisamente piu’ difficile, travolto dall’ondata dei richiedenti asilo e dalle difficili vie di comunicazione e trasporto. Quanto sta accadendo in Afghanistan -conclude Rauti – potrebbe portare alla nascita di un nuovo califfato, intanto sicuramente sancisce la fine dei progetti di pace e di democrazia; con la rivincita talebana torna la minaccia terroristica alla sicurezza internazionale e si aprono nuovi spazi di egemonia per la Cina e per la Turchia di Erdogan. E l’instabilita’ bussa di nuovo alle porte di casa”. (AGI)Com/Man
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