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AGI – Calre: Pedrera, rispetto principio sussidiarietà

(AGI) – L’Aquila, 26 nov. – “Ringrazio il presidente Pagano per il lavoro portato avanti nell’ultimo anno. Da parte mia c’è il massimo impegno a continuare i nostri sforzi per il rispetto del principio di sussidiarietà, affinché venga rafforzato il ruolo delle Assemblee legislative nella definizione delle politiche europee”. Così il neo il presidente del Parlamento dell’Extremadura (Spagna), Fernando Jesus Manzano Pedrera, subito dopo la elezione all’unanimità alla carica di presidente del Calre (Conferenza delle Assemblee legislative delle regioni europee) per l’anno 2012, avvenuta all’Aquila. “Siamo le istituzioni più vicine ai cittadini – ha continuato il neo presidente del Calre – e quelle, dunque, in grado di intercettarne, in modo più puntuale ed efficace, le esigenze e le relative istanze”. Pedrero è nato nel 1969 nella città di Caceres, dallo scorso giugno è presidente del Parlamento della Extremadura. Esponente del Partito Popolare (PP), ha iniziato la sua carriera politica da giovanissimo, ricoprendo incarichi e maturando esperienze in tutti i livelli della pubblica amministrazione. Prima dell’elezione di Pedrera, si è svolta l’assemblea che ha approvato all’unanimità la “Dichiarazione dell’Aquila”, atto finale della plenaria 2011. Il documento è diviso in sette punti fondamentali, oltre a un ordine del giorno proposto da Isabella Rauti, vice presidente del Consiglio regionale del Lazio. In occasione dei lavori dell’assemblea plenaria, Pagano ha illustrato alle delegazioni europee le eccellenze culturali e scientifiche presenti in Abruzzo; tra queste, ha ricordato l’importate scoperta registrata nei laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica nucleare, situato sotto il Gran Sasso. “Se confermata – ha detto il presidente – la scoperta rivoluzionerà le teorie sulla fisica. In Abruzzo – ha aggiunto – abbiamo anche poli scientifici importanti per la comunità internazionale e, tra queste, voglio ricordare soprattutto l’attività di ricerca che viene portata avanti da anni sotto il Gran Sasso; nei laboratori dell’istituto Nazionale di Fisica nucleare studiano molti scienziati di fama internazionale – ha concluso – che danno lustro all’Abruzzo con le loro ricerche”. (AGI) Aq1/Pgi

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