(AGI) – Roma, 13 apr. – “Abbiamo svolto incontri istituzionali con la vice presidente del Parlamento lettone, con il vice ministro agli Affari Esteri, con il sottosegretario alla Difesa e con il ministro della Difesa e abbiamo voluto recarci alla base militare di Adazi per portare il nostro saluto al contingente italiano impegnato nel dispositivo Nato” ha spiegato la senatrice Rauti. “E’ evidente che i temi discussi in ogni incontro sono stati legati allo scenario del conflitto in Ucraina e agli effetti dell’aggressione russa e, conseguentemente al tema della difesa comune, europea e dell’Alleanza, e del futuro orientale dell’Europa per garantire pace e stabilita’ all’intero continente europeo. Ci siamo anche confrontati sulla comune necessita’ di raggiungere l’indipendenza energetica rispetto alle forniture di gas e di petrolio russo. La Lettonia e la Lituania, ad esempio, hanno appena preso la decisione di interrompere ogni fornitura mentre l’Italia, sta cercando una via d’uscita rispetto alla dipendenza”.
In evidenza anche il tema degli interessi economici delle aziende italiane nei Paesi Baltici, e nel progetto infrastrutturale “Rail Baltic”‘, “un nodo ferroviario ad alta velocita’ che colleghera’ Finlandia e Polonia passando per i 3 Stati baltici ed al quale parteciperanno anche nostre aziende nazionali. O ancora, la partecipazione dell’Italia alle attivita’ del NATO Stratcom, un centro di eccellenza che monitora e studia gli sviluppi dei social media ed i rischi cyber”. Infine, uno sguardo sul futuro e cioe’ un incontro in programma “che si svolgera’ a Riga prima dell’estate, alla presenza dei nostri omologhi lettoni, estoni e lituani per condividere le nostre future iniziative e rafforzare i rapporti tra i nostri Paesi”.
A sua volta l’onorevole Mollicone ha sottolineato l’importanza della visita che “testimonia l’importanza delle missioni interparlamentari, soprattutto in un momento critico come questo” e quanto “sia utile far capire l’importanza di un esercito interforze in ambito Nato, una ‘Nato’ europea che in prospettiva possa diventare autonoma seppur alleata degli anglo-americani. Cio’ – conclude – riuscirebbe a creare deterrenza e probabilmente avrebbe evitato questa crisi russo-ucraina.” (AGI)Ted
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