(AGI) – Roma, 19 feb. – Un dossier con documenti che testimoniano le iniziative dei consiglieri di Fratelli d’Italia in 17 Regioni a difesa dei professionisti della sanita’ oggetto di aggressioni e violenze e’ stato presentato questa mattina al Senato, alla presenza del presidente di FdI Giorgia Meloni. Ma anche un disegno di legge presentato in Senato da Fratelli d’Italia che parta dall’equiparazione dei medici e il personale sanitario nell’esercizio delle proprie funzioni ai pubblici ufficiale e che, inoltre, preveda modifiche al codice penale, l’introduzione di misure di protezione e prevenzione insieme alla videosorveglianza nei luoghi di lavoro e l’istituzione di presìdi di sicurezza. A presentare l’incontro Marta Schifone, responsabile del Dipartimento libere professioni di FdI. Sono intervenuti il dott. Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Silvestro Scotti, segretario generale nazionale della Federazione italiana Medici di Medicina Generale, e Tonino Aceti, portavoce della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche. “Non si possono
lasciare in prima fila da soli gli operatori e i professionisti della sanita’ – ha affermato la Schifone – e’ un tema di sicurezza che abbiamo portato avanti in tutte le Regioni con i nostri consiglieri in un gioco di squadra molto efficace”. “Le libere professioni – ha osservato il capogruppo alla Camera di FdI Francesco Lollobrigida – sono oggetto di attacchi da parte dello Stato in tema di tasse perche’ fanno gettito. Il nostro obiettivo e’ di ricostruire il tessuto delle professioni a livello nazionale per tornare a dare loro piu’ forza e di colmare quella che e’ stata l’aspettativa delusa del decentramento regionale sulla sanita’, lavorando in parallelo sul piano nazionale e quello territoriale”. “Il nostro ddl presentato al Senato su questa materia – ha sottolineato il vicecapogruppo vicario al Senato di FdI Isabella Rauti – contiene misure di prevenzione e contrasto alla violenza sugli operatori sanitari e, in particolare, prevede il riconoscimento dello status di pubblico ufficiale degli operatori sanitari. Ed e’ proprio l’assenza di tale equiparazione a rappresentare il Vulnus della proposta della maggioranza. Lo status di pubblico ufficiale che FdI chiede per gli operatori sanitari e’ la legittimazione formale della funzione sociale svolta e consente l’attivazione di misure di prevenzione e deterrenza, nonche’ la previsione dell’ampliamento della procedibilita’ d’ufficio.
Le violenze sugli operatori sanitari non possono essere derubricate ad una ‘componente del rischio professionale’ e non possiamo lasciare soli e in prima linea chi lavora per offrire un servizio sociale alla comunita’”.(AGI)
Rmb/Alf (Segue)
191229 FEB 20
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