ANSA – Concia a Atreju, “le femministe di destra e sinistra dialoghino”. Arianna Meloni, ‘io ci sono’. I paletti di Rauti

(ANSA) – ROMA, 13 DIC – Sui problemi e le opportunità delle donne “serve una task force oltre gli estremismi, è arrivato il momento di riprendersi uno spazio pubblico, politico, fra femministe di destra e femministe universaliste che non condividono i toni delle transfemministe di sinistra. Bisogna andare oltre la polarizzazione, che porta allo stallo”. È la proposta lanciata da Anna Paola Concia, ex deputata del Pd e attivista Lgbt, accolta da Arianna Meloni, responsabile del tesseramento e della segreteria politica di FdI, sul palco di un panel di Atreju sulla “via italiana per una vera parità di genere contro la violenza”.
“Io ci sono, va bene”, ha risposto la sorella della premier Giorgia Meloni, dopo aver ascoltato Concia proporre l’idea, maturata assieme ad Annalisa Terranova, di rilanciare “il dialogo fra donne di destra e di sinistra”.
Una proposta a cui apre anche Isabella Rauti, sottosegretaria alla Difesa, ma “con due criteri di ingresso a questo spazio di confronto: le nostre interlocutrici riconoscano che esiste una storia, una cultura politica femminile della destra italiana che comincia nel Movimento sociale italiano; e devono riconoscere che la sinistra ha un problema di leadership femminile che la destra non ha”. “Dopo Nilde Iotti non ha espresso una leadership femminile – ha affermato la senatrice di FdI, mentre Concia obiettava che il Pd è guidato da Elly Schlein -, volendo però arrogarsi il copyright sulle pari opportunità, è stravagante… Noi invece abbiamo dimostrato che esiste una leadership femminile di destra, a livello internazionale, da Thatcher a Metsola, e in Italia con Giorgia Meloni: si è affermata perché è la più brava di tutte, da noi vale il merito”. Arianna Meloni si è detta “d’accordissimo” con la collega di partito: “È Giorgia Meloni che rompe il tetto di cristallo e diventa il primo presidente del Consiglio donna.
Oggi ne abbiamo rotti tanti, ci sono donne che guidano delle importantissime partecipate dello Stato, c’è la prima presidente della Corte di cassazione, il primo ragioniere dello Stato donna. Stiamo facendo tanto, dobbiamo crederci noi per prime”.
(ANSA).
2024-12-13T12:05:00+01:00
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