(ANSA) – ROMA, 9 MAG – Una legge per contrastare il caporalato e il lavoro irregolare. La proposta, bipartisan di iniziativa di tutti i consiglieri regionali della commissione speciale sicurezza, è stata illustrata oggi nella sede della Pisana.
Il presidente della Commissione Filiberto Zaratti ha spiegato: ”Si tratta del punto di arrivo di un lavoro di drafting legislativo portato avanti a partire dalle audizioni che abbiamo svolto a gennaio sul caporalato agricolo con sindacati e lavoratori. Ci siamo però resi conto che era necessario estendere il nostro raggio d’azione, in quanto il lavoro irregolare è molto diffuso anche nell’edilizia e in tutta una serie di realtà produttive presenti nella nostra regione”.
”La proposta di legge mira a stabilire dei precisi criteri di premialità da utilizzare nei provvedimenti di concessione di benefici accordati a qualsiasi titolo dalla regione, in forma diretta o indiretta, ad aziende laziali”, ha precisato il vice presidente Antonio Paris. ”Si tratta di un importante mutamento di prospettiva nell’affrontare il cancro del lavoro non regolare, che attualmente pregiudica il mercato – ha dichiarato il consigliere Giuseppe Rossodivita -. E’ pero’ fondamentale che, una volta approvata, la legge sia finanziata adeguatamente, per renderla immediatamente ed efficacemente applicativa”.
”Con questa proposta all’avanguardia – ha aggiunto la consigliera Isabella Rauti – dichiariamo guerra al sommerso e alla conseguente violazione dei diritti umani. Va poi sottolineato che il lavoro nero coinvolge, secondo le ultime stime disponibili, nel 48% dei casi le donne, maggiormente al Nord Italia dove la percentuale raggiunge il 64,2% dei casi. Spesso queste donne accettano come prima occupazione un lavoro
irregolare che però finisce per assumere connotati di continuità”. (ANSA)
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09-MAG-12 13:30 NNNN