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ANSA – Meloni, ‘il rogo di Primavalle una delle pagine più buie’. 50 anni da morte fratelli Mattei, ritorna tema ‘pacificazione’

(ANSA) – ROMA, 16 APR – Una delle pagine più buie degli anni di piombo. Una pagina ancora dolorosa per il Paese nel complicato tentativo di trovare una pacificazione. Con questo spirito si è svolta la commemorazione del 50esimo anniversario del rogo di Primavalle dove nella notte tra il 15 e il 16 aprile del 1973, i militanti di Potere Operaio appiccarono un incendio uccidendo Virgilio e Stefano Mattei, i figli del segretario locale del Movimento sociale italiano.
“Il 16 aprile di cinquant’anni fa l’Italia e Roma hanno vissuto una delle pagine più buie della storia nazionale”, le parole della premier Giorgia Meloni, in un messaggio inviato al presidente dell’Associazione Giampaolo Mattei. “Quello che possiamo fare oggi è tenere viva la memoria di quanto accaduto, per evitare il pericolo di ricadute e condurre l’Italia e il nostro popolo verso una piena e vera pacificazione nazionale”, ha sottolineato la premier.
La memoria come atto dovuto e come monito, perché non accada mai più, arriva anche dal Pd: ricordare Stefano e Virgilio Mattei “è un dovere. Quegli anni di stragi nere e depistaggi e di insorgente terrorismo rosso, furono anche gli anni dell’odio che vide vittime decine di ragazzi, morti assassinati, come nemici da abbattere”, ha detto il senatore dem Walter Verini, intervenendo in Campidoglio alla cerimonia organizzata dall’Associazione Fratelli Mattei. Dichiarazioni accolte con piacere dalla seconda carica dello Stato: “Sono parole e gesti che dimostrano che le forze politiche possono trovare un terreno comune di ricordo affinché la violenza e l’odio non alberghi più nella nostra nazione”, ha affermato il presidente del Senato Ignazio La Russa.
La giornata è iniziata con la commemorazione in via Bernardo da Bibbiena 33, dove sono stati uccisi Virgilio e Stefano, e dove sono state deposte quattro corone di fiori. A deporle il presidente della Regione, Francesco Rocca, l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, e, a seguire, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, e il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri. Presenti, tra gli altri, Gianni Alemanno, Isabella Rauti, il presidente del XIV Municipio, il questore della Camera, e deputato di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini. Alla cerimonia anche la sorella di Stefano e Virgilio Mattei, Antonella. Per lei la pacificazione è una strada ancora lunga e in salita. “Non mi posso pacificare con persone che non hanno chiesto mai scusa. A nove anni mi hanno distrutto la vita, come si fa a dimenticare?”, dice Antonella Mattei. La donna, rivolgendosi direttamente al presidente Rocca, e poi al ministro Sangiuliano, ha invocato ‘giustizia’. Parole alle quali il ministro ha risposto affermando che Stefano Mattei “non ha potuto vivere la sua vita per effetto di un atto di violenza comunista, diamo i contenuti e le parole che bisogna dare”.
Per Sangiuliano bisogna arrivare ad “una pacificazione nazionale conservando la memoria”. Il governatore Francesco Rocca, visibilmente commosso, riprende le fila del racconto di Antonella, la sorella di Stefano e Virgilio: “Mettere una tanica di benzina e dare fuoco alle tre di notte, non è un attentato dimostrativo in una famiglia dove vivevano sei bambini, sei ragazzi. La commozione nasce da quelle parole che rendono vivo ancora quel dolore, quell’angoscia”, dice Rocca, con l’auspicio che “non accada mai più, perché l’odio politico non prevalga, perché prevalga la ragione, il dialogo, la speranza”.
Ed è con questo spirito, quello di guardare avanti non dimenticando il passato, che l’assessore capitolino Miguel Gotor, ha annunciato che presto vedrà la luce “il progetto per la relazione di un murale in ricordo dei fratelli Mattei”.
“Dobbiamo credere e siamo sicuri che questi 50 anni non sono passati invano: noi ricordiamo quanto avvenuto come un ammonimento perché non debba ripetersi. Però non credo ci sia questo rischio in questo periodo storico, politico e civile” “, ha sottolineato Gotor.
(di Giulia Marrazzo)
(ANSA)
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16-APR-23 19:15 NNN

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