(ANSA) – ROMA, 17 GEN – Il Consiglio regionale del Lazio ha ospitato oggi il convegno ‘Violenza: prevenzione e contrasto’, a cura delle associazioni ‘Noi voci di donne’ e ‘Progetto vittime’, che ha fatto il punto sul problema della violenza alle donne attraverso le esperienze delle due associazioni. Ha portato il saluto istituzionale il vicepresidente del Consiglio regionale Raffaele D’Ambrosio (Udc): ”In un mondo sempre piu’ materialistico e conflittuale, la crisi economica ed etica determinano sempre più fenomeni di violenza, e a esserne vittima sono soprattutto i bambini e le donne. Il convegno di oggi ha posto l’attenzione non solo alla prevenzione, ma anche e soprattutto alla necessità di un progetto integrato di assistenza delle vittime. Il consigliere Claudio Bucci (Idv) ha ricordato l’impegno del Consiglio: ”Quando si parla di violenza sulle donne, e in generale di argomenti cosi delicati credo che non debba esserci colore o parte politica. Proprio in questi giorni sta iniziando l’iter di approvazione della proposta di legge regionale contro lo stalking”. ”La violenza contro le donne ha molte forme e molti volti, ed è anche una reazione ai cambiamenti sociali ed alla modificazione nei rapporti di genere – ha affermato Isabella Rauti (Pdl) – Le Istituzioni devono declinare linee-guida e di intervento per il contrasto al fenomeno delle violenze. La legislazione esiste ma e’ una condizione non sufficiente; per la prevenzione serve una rivoluzione culturale”. La dottoressa Farina, presidente dell’associazione ‘Noi voci di donne’, ha illustrato l’impegno della sua associazione e ha rimarcato la poca volontà di collaborazione su questi temi da parte delle istituzioni scolastiche. La dottoressa Vitagliano ha poi mostrato in concreto le modalità operative dell’associazione. L’avvocato Santini, presidente del Centro studi e ricerche sulla violenza sulla famiglia e sui minori, ha affermato che il singolo episodio di violenza è sempre la punta di un iceberg. Anche la dottoressa Giuliani, presidente di ‘Progetto vittime’, ha spiegato di cosa si occupa la sua associazione. E’ seguito un intervento di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, scomparsa ormai da 28 anni. Ha chiuso la sessione mattutina il dottor Francione, ex magistrato, che ha spostato il focus sulla violenza delle istituzioni, con particolare riferimento a quella carceraria. I lavori sono proseguiti nel pomeriggio con altri interventi, tra cui particolarmente sentito quello di Letizia Lopez, sorella di una delle donne vittime della violenza perpetrata nel massacro del Circeo nel 1975. (ANSA)
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