Milano, 21 set. (askanews) – “Non accettiamo lezioni di democrazia e libertà da esponenti di un partito, il PD, che governa da quasi dieci anni il Paese senza aver mai vinto le elezioni”. Lo ha scritto in una nota Barbara Mazzali, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia, secondo la quale l’appello del sindaco di Legnano (Milano) a votare Emanuele Fiano, candidato del Partito democratico nello stesso collegio uninominale della senatrice Isabella Rauti (Fdi), “è vergognoso.
Non un confronto su programmi e contenuti, ma un invito a scegliere perché il Pd sono i ‘buoni’, mentre Fratelli d’Italia i ‘cattivi’, scomodando il padre di Isabella, l’On. Pino Rauti, ignorandone il profilo di protagonista delle istituzioni democratiche del nostro Paese come parlamentare della Repubblica, come eurodeputato, come giornalista, come segretario di un partito italiano e come intellettuale e voce critica del dopoguerra”.
“Un appello che tradisce una inaccettabile presunzione di maggior dignità politica delle proprie posizioni ideologiche, negazione del pluralismo e banalizzazione del confronto democratico. Elementi che sono diventati una costante della narrazione con cui il Pd sta conducendo la campagna elettorale e denunciano le difficoltà di un partito senza contenuti e senza consensi. La candidatura di Isabella Rauti rafforza la nostra democrazia. Il passaggio dalla dittatura alla libertà, infatti, trova espressione nel diritto di ognuno di noi a partecipare alla vita pubblica. Un modo subdolo per invocare fantasmi che Giorgia Meloni e la stessa Isabella Rauti hanno consegnato alla storia condannando senza ambiguità la privazione della democrazia e le infami leggi anti-ebraiche evocate dalla lettera del sindaco Lorenzo Radice” ha aggiunto.
“La storia di Pino Rauti è quella di una destra missina che si sforzò di andare oltre il nostalgismo per intraprendere un percorso politico-culturale di grande respiro. Un uomo che è stato espressione di una destra sociale colta e passionale, un politico autentico, interprete di percorsi culturali moderni e illuminati che contribuirono a cambiare il volto della destra italiana, guardando ‘a sinistra’, attento alle tematiche sociali, al sostegno delle nazioni povere del pianeta per fermare l’immigrazione, parlando di ecologia e difesa dell’ambiente, di disarmo degli opposti estremismi fino a posizioni antixenofobe.
Una storia che il sindaco di Legnano non conosce o quanto meno ignora, ma che è un pezzo della storia della nostra Repubblica ed è coerente con i principi di pluralità e libertà di parola accolti dalla nostra Costituzione, proprio a seguito della lotta al fascismo” ha proseguito Mazzali.
“Noi conosciamo e rispettiamo la storia di Emanuele Fiano e di suo padre Nedo, nella profonda convinzione che il doveroso ricordo della shoah, del suo orrore e delle conseguenze che può portare la fede cieca e incondizionata in una ideologia, sia un impegno imprescindibile per ogni cittadino italiano. Proprio nel segno della storia della famiglia Fiano respingiamo l’atteggiamento di chi definisce pericoloso chi porta avanti una diversa visione della società ricorrendo a condotte che richiamano proprio quel periodo storico che si vuole condannare” ha concluso.
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