Roma, 21 nov. (askanews) – L’Arma ha celebrato oggi la festa della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Istituzione ricordando anche la “Giornata dell’Orfano”, profondamente sentita dai militari dell’Arma che si stringono a tutti i figli dei colleghi scomparsi.
Nella Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino, il cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, ha celebrato una solenne messa, insieme all’Ordinario Militare, l’arcivescovo Santo Marcianò. Hanno preso parte alla celebrazione il vicepresidente della Camera dei Deputati, Giorgio Mulè, il Sottosegretario di Stato per la Difesa, Isabella Rauti e il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, generale Salvatore Luongo.
Il cardinale Semeraro, nell’omelia, nel ricordare il 75° anniversario della proclamazione – nel 1949 – ad opera di Papa Pio XII che proclamò ufficialmente Maria “Virgo Fidelis” Patrona dell’Arma dei Carabinieri, si è espresso sul concetto di fedeltà, che non vale solo nel contesto religioso ma ha valore anche nel sociale e nella vita quotidiana, significando coerenza nella vita. Il porporato si è soffermato sul vice Brigadiere Salvo D’Acquisto annunciando che “ormai è imminente la conclusione del processo di beatificazione del Servo di Dio Salvo D’Acquisto che potrà essere onorato con il titolo di Venerabile”.
Il Comandante Generale, Gen. C.A. Salvatore Luongo, ha ricordato come “la scelta della Madonna Virgo Fidelis, quale protettrice celeste dell’Arma, è evidentemente ispirata alla fedeltà, insieme di virtù e impegno morale di ogni soldato che serve la Patria, nonché valore peculiare dell’Arma dei Carabinieri, sintetizzato nel motto Nei secoli fedele”.
Il Gen. C.A. Luongo ha concluso preannunciando la consegna della Targa di Benemerenza Icaro, attribuita, per l’anno 2023, alla memoria del Car. Sc. Vittorio Iacovacci, Medaglia d’Oro al Valore Militare, caduto il 22 febbraio 2021 unitamente all’Ambasciatore Luca Attanasio a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo.
Il prestigioso riconoscimento è stato istituito nel 1975 dall’Associazione Nazionale Reduci della Prigionia con il patrocinio di Stato Maggiore Difesa, per premiare ogni anno “un militare, di qualsiasi grado e ruolo, che si sia distinto per eccezionali azioni di ardimento, per ammirevole spirito di sacrificio o di solidarietà umana o elevatissimo senso del dovere, dimostrato durante l’espletamento del servizio e che abbia contribuito all’affermazione dell’onore e del prestigio delle Forze Armate”.
Dopo la funzione religiosa sono stati premiati gli assistiti più meritevoli dell’Opera Nazionale di Assistenza per gli orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C), l’Ente Morale di natura privatistica che dal 1948 assiste gli orfani tramite un piccolo contributo volontario mensile elargito dai militari di ogni ordine e grado dell’Arma. Infatti, sia a Roma – al termine della Messa – sia in altre regioni d’Italia, con piccole ma significative cerimonie, sono state consegnate delle borse di studio quali premi “di buon profitto” agli orfani maggiormente distintisi nel rendimento scolastico e delle targhe d’argento ai neo-laureati, segno concreto di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi. A seguire, si è svolta la cerimonia di scoprimento dell’opera “Virgo Fidelis” all’interno del Sacrario delle Bandiere al Vittoriano.
La celebrazione della Virgo Fidelis al 21 novembre coincide con la data in cui la Cristianità celebra la Presentazione di Maria Vergine al tempio ed è anche l’anniversario della “Battaglia di Culqualber”.
Il 21 novembre del 1941 ebbe infatti luogo una delle più cruente battaglie in terra d’Africa, nella quale un Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber. Quei Caduti sono entrati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace e in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio. Alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita, per il fatto d’arme, la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta per la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.
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