askanews – Marcia per la vita, Rauti: Fdi in piazza per valori non negoziabili. Vita va difesa sempre. No tramonto dell’etica 

Roma, 22 mag. (askanews) – “”Ho partecipato anche quest’anno alla “Marcia per la vita” – giunta alla sua decima edizione – che torna in piazza dopo la versione on line del 23 maggio dell’anno scorso a causa della pandemia. Ed anche se oggi non si è potuto svolgere il tradizionale corteo, l’iniziativa – che si è tenuta in forma statica a Via dei Fori Imperiali – è stata molto partecipata. Ogni anno la “Marcia per la vita” è l’occasione per ribadire l’importanza dei temi etici ed il valore della vita umana fin dal suo concepimento, e per difendere la centralità della famiglia ed il valore sociale della maternità e della paternità”.Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, responsabile nazionale del “Dipartimento Pari Opportunità, Famiglia, Valori non negoziabili”.
“Anche quest’anno – sottolinea Rauti – Fratelli d’Italia ha partecipato con una nutrita delegazione e con la presenza di rappresentanti del “Dipartimento pari opportunità, Famiglia, Valori non negoziabili “e del “Dipartimento tutela Vittime”.
Desidero ringraziare promotori ed organizzatori della ‘Marcia per la vita’ che, anche quest’anno, hanno riunito in questo evento ricorrente, il mondo delle associazioni ‘pro vita’ e “pro family” – anche internazionali – le famiglie e tutte le persone che credono nella tutela della vita nascente. Questa Edizione della Marcia coincide con un momento di confronto, politico e parlamentare, molto acceso che ruota intorno al ddl Zan, approvato alla Camera ed in discussione al Senato e, più in generale determinato dall’offensiva dell’ideologia gender e del “pensiero unico” nonché da tutte le pervasive forme del “politicamente corretto”. Infine, è sempre più urgente difendere il valore della vita e l’importanza della natalità, in un momento in cui il cosiddetto inverno demografico ha toccato il suo record storico negativo e nel quale, purtroppo, le politiche per la famiglia e per invertire la denatalità, non hanno centralità nell’agenda politica del Governo e neppure nel “Recovery plan” nazionale””.
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