Roma, 5 lug. (askanews) – “Fratelli d’Italia non si arrenderà mai a nessuna cessione di sovranità nazionale e il Trattato di cooperazione rafforzata Francia Italia è una pericolosa delega in bianco”. Lo dichiara in aula la senatrice di Fratelli d’Italia Isabella Rauti, vicecapogruppo vicario di FdI.
“Del cosiddetto ‘Trattato del Quirinale’ tra Italia e Francia – prosegue Rauti – non è in discussione l’importanza anzi, sicuramente l’accordo è molto importante, e anche per questo suscettibile di gravità. Quello che vogliamo sottolineare è un difetto di metodo ed alcuni difetti e potenziali rischi nel merito”.
“Innanzitutto una questione di metodo – osserva Rauti – in quanto la sottoscrizione del trattato è stata preceduta da trattative non trasparenti, se non addirittura segrete, e comunque senza una discussione preliminare in sede parlamentare. Insomma, il trattato è stato ratificato nella più assoluta riservatezza e poi portato all’interno delle Commissioni senza particolare enfasi come si trattasse di un atto marginale e di una mera formalità”.
“Eppure – continua Rauti – il trattato prevede impegni importanti in materie altrettanto importanti, ne cito solo alcune: da quella relativa allo spazio – considerato dalla NATO il quarto dominio – e all’industria della difesa alle disposizioni sulla politica climatica, passando attraverso la questione dei confini e delle questioni migratorie per giungere alle materie economiche e degli scambi commerciali anch’essi disciplinati dall’intesa in oggetto, nell’articolo 5”.
“La sensazione – precisa Rauti – è che a Parigi piaccia ricevere deleghe in bianco e stabilire le regole del gioco, ed è per questo che è almeno legittimo il dubbio che l’Italia non otterrà grandi vantaggi dalla sottoscrizione di questa cooperazione rafforzata. I sostenitori del partenariato italo-francese, che qualcuno ha definito ‘Dracron’, sostengono invece che si tratti di uno strumento politico per superare i disaccordi a livello bilaterale ed europeo e dalla volontà di rafforzare il nucleo centrale dell’unione europea e costruire un’alleanza strategica tra Parigi e Roma”.
“Fratelli d’Italia – conclude Rauti – ritiene invece che – e vengo alle questioni di merito – il trattato franco-italiano determini una subordinazione della nostra Nazione nei confronti della Francia in settori estremamente importanti come quelli che ho già menzionato, ma anche in campo finanziario, agroalimentare e naturalmente politico. Continua a stupire non solo che un trattato così importante sia stato studiato e concertato in una situazione poco trasparente, senza un vero dibattito politico e parlamentare, ma anche nel pressoché totale silenzio dei media. E non possiamo nascondere alcune preoccupazioni, come ad esempio gli impegni in materia di immigrazione perché l’accordo bilaterale Italia-Francia rischia, ancora una volta, di rivelarsi penalizzante per il nostro paese, nonché ci preoccupa il reiterarsi delle condotte di alcune aziende francesi che hanno acquisito a condizione di favore, importanti realtà produttive del nostro paese per poi delocalizzare, danneggiando l’indotto occupazionale italiano. E come la metteremo questa “cooperazione rafforzata” rispetto alle profonde divisioni sulla crisi libica dove la Francia non si è mai fatta scrupoli nello scavalcarci e andare contro i nostri interessi nazionali? Fratelli d’Italia vigilerà, tutelerà e non si arrenderà mai ad arretrare sulla difesa dell’interesse nazionale in Europa”.
Pol/Vep 20220705T183126Z
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