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askanews – Ucraina, Rauti: preghiamo per il cessate il fuoco “Rinnoviamo il nostro impegno come costruttori di dialogo”

Roma, 21 dic. (askanews) – “In questa solenne Veglia di preghiera invochiamo la pace, la libertà, la fratellanza dei popoli e rinnoviamo il nostro impegno come costruttori di stabilità e di dialogo: valori assoluti in cui crediamo!
Desidero ricordare una frase di Papa Francesco: ‘Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra. Ci vuole coraggio per dire sì all’incontro e no allo scontro; sì al dialogo e no alla violenza; sì al negoziato e no alle ostilità; sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni; sì alla sincerità e no alla doppiezza. Per tutto questo ci vuole coraggio, grande forza d’animo’. Questa sera preghiamo anche per questo: per trovare il coraggio e la forza necessari. Giungano a tutti, i miei più sentiti auguri di buone Feste e che il Natale porti con sé il grande dono della pace. Ne ha bisogno il mondo.
Sarebbe il più bel regalo di questo Natale!”. Così ha spiegato il sottosegretario alla difesa, Isabella Rauti, in un passaggio del suo saluto alla veglia di preghiera della Conferenza episcopale italiana che si tiene a Bari.
“Oggi l’Italia – la Chiesa italiana – si stringe nella preghiera per un Natale di pace e di luce – ha continuato Rauti – Una preghiera contro tutte le guerre, i conflitti e le situazioni di crisi nel mondo come le violenze in Iran e la situazione in Afghanistan. Una preghiera per la pace in Ucraina, una pace che non sia la resa incondizionata di un popolo aggredito, di una nazione ingiustamente occupata, la cui sovranità è stata violata.
Questa sera nella Basilica Pontificia San Nicola di Bari, crocevia mondiale di spiritualità e centro di spiritualità e dialogo interreligioso, preghiamo affinché si raggiunga presto il cessate il fuoco e si apra un negoziato di pace che ponga fine alle sofferenze della popolazione civile così drammaticamente colpita da una guerra immotivata”.
Ed “immotivata, ingiustificata, crudele e insensata come sono tutte le guerre che rappresentano una sconfitta per l’umanità!
Nel nome di San Nicola, venerato nel mondo dalla comunità cattolica e da quella ortodossa, venerato dal popolo ucraino e da quello russo, lanciamo un messaggio di pace che sia più forte del rumore della guerra, un messaggio di speranza e di amore che faccia breccia anche nei cuori più aridi; un messaggio di solidarietà e di vicinanza a un popolo che resiste, sopravvive e difende coraggiosamente la sua libertà. Nelle immagini che ci giungono dall’Ucraina, vediamo tutti i segni della guerra scolpiti nei volti di vittime innocenti, donne e bambini colpiti da un conflitto che si consuma alle porte di casa nostra e che ha riportato indietro le lancette della storia di oltre 70 anni. Non possiamo e non dobbiamo voltarci dall’altra parte. Non può farlo l’Europa e non vuole farlo l’Italia. Senza pace non può esserci libertà né giustizia. E la pace non è mai scontata. È nostro dovere costruirla e difenderla sempre”.
Red/Nav 20221221T185443Z

Questa voce è stata pubblicata in Lanci d'agenzia - Sottosegretario alla Difesa, Lanci di agenzia.