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askanews – Utero in affitto, FdI scende in campo contro evento a Milano. Interrogazioni e mozioni contro kermesse “Un sogno chiamato bebè”

Roma, 28 feb. (askanews) – “A Milano si sta preparando l’evento ‘Un sogno chiamato bebè’, che dovrebbe svolgersi a maggio e che è stato già anticipato nel corso della Fiera di Parigi dedicata alla fecondazione artificiale e alla pubblicizzazione della surrogazione di maternità, con la partecipazione di diversi operatori commerciali che curano l’offerta di pacchetti a pagamento per la fecondazione artificiale. Questo è inaccettabile”. Lo afferma Isabella Rauti, senatrice di Fratelli d’Italia, aggiungendo di aver presentato “un’interrogazione al Ministro dell’Interno e al Ministro della Salute per chiedere se ‘siano a conoscenza dei fatti esposti e quali azioni abbiano intenzione di intraprendere per garantire il rispetto delle leggi vigenti in materia e contrastare ogni azione commerciale che costituisca un illecito e se ritengano che il programmato evento di Milano rappresenti una violazione delle norme'”.
In Italia, ricorda Rauti, “la surrogazione di maternità è una pratica espressamente vietata dalla legge del 19 febbraio 2004, n. 40, che commina la reclusione tra tre mesi a due anni e la multa da 600.000 a un milione di euro a ‘chiunque, in qualsiasi forma, realizza organizza o pubblicizza la surrogazione di maternità'”.
“Per noi – spiega Rauti- è inaccettabile che una donna sia considerata un’incubatrice senza diritti e sia spesso sfruttata perché in situazione di grave bisogno economico. E’ una violenza e una ferita profonda per la psiche e per il corpo”.
“Accettare che in Italia, a Milano, si svolga un evento del genere, dove si pubblicizza l’abominio dell’utero in affitto è un reato, oltre che una cosa moralmente sbagliata – sottolinea dal canto suo la senatrice di FdI Daniela Santanchè -. È vergognoso che il sindaco Sala non abbia già bloccato l’evento. Fratelli d’Italia ha presentato una mozione in Regione Lombardia e un’interrogazione in Senato: ci muoviamo in tutte le sedi per fermare un appuntamento che non dovrebbe neanche essere messo in calendario, figuriamoci essere aperto al pubblico”.
Paola Frassinetti, deputata di Fratelli d’Italia, sta preparando “anche per la Camera un’interrogazione sulla questione. Vogliamo chiedere in tutte le sedi spiegazioni su quello che sta succedendo a Milano: le donne lombarde della Camera, del Senato e del Consiglio regionale sono compatte e agguerrite con lo scopo di impedire un evento che non solo è – contro la legge – sottolinea Frassinetti – ma è anche lontano dalla dignità femminile e dalla sacralità della vita che nasce”.
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