Passa al Senato la mozione che punta a istituire la Commissione per la tutela dei diritti umani, ma con l’astensione di Fratelli d’Italia, in segno di protesta per la bocciatura di un proprio ordine del giorno. L’atto parlamentare, che aveva come prima firmataria Emma Bonino (gruppo Misto), è stato approvato con 262 sì, nessun voto contrario e 16 astenuti. Si tratta dei senatori di Fratelli d’Italia, che hanno ritirato le proprie firme dal provvedimento (sottoscritto all’inizio da tutte le forze politiche), dopo che l’Aula aveva respinto con 61 no (Pd e Leu), 198 astenuti (M5s, Lega e Forza Italia) e 16 sì (Fdi, appunto) un ordine del giorno (a prima firma Stefano Bertacco) in cui si chiedeva alla futura commissione di includere nella propria attività altri temi, oltre a quelli già previsti. Nella mozione Bonino, ha sottolineato in Aula Isabella Rauti (Fdi), «manca qualunque riferimento ai diritti del nascituro» e «alla maternità surrogata», una «pratica da vietare come criminale mercificazione, come reato» universale. Inoltre, secondo i senatori di Fdi, nella mozione istitutiva andava menzionato «il diritto alla libertà religioso e di culto, perché manca completamente nelle attività svolte il riconoscimento delle persecuzioni dei cristiani nel mondo, contro i sacerdoti, contro i fedeli e contro le chiese». (V.R.S.)
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