Oggi 19 novembre 2020 si sarebbe dovuta tenere presso l’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma la Conferenza di presentazione del Fondo Pino Rauti, con la pubblicazione dell’inventario del suo archivio e del catalogo della biblioteca personale, proprio nel giorno che sarebbe stato il suo novantaquattresimo compleanno.
L’evento purtroppo ha avuto luogo solamente online, ma ciò ha permesso lo stesso di comunicare come la BNCR abbia riordinato, inventariato, catalogato e reso quindi disponibile alla fruizione pubblica un bagaglio di documenti e libri tanto ricco e interessante.
Si accresce, così, ulteriormente il patrimonio conservato e valorizzato dalla Biblioteca, utile per gli studi sulla letteratura, ma anche sulla Storia, la politica, la cultura e la società italiane del Novecento.
Rauti è stato uno dei personaggi chiave della Storia della Destra in Italia: organizzatore, pensatore, studioso, giornalista, deputato dal 1972 al 1992. Tanto attivo e creativo, quanto riflessivo e critico. Il vasto archivio, costituito da ben 1.898 unità archivistiche, e la sua biblioteca personale, formata da 2.880 volumi oltre i periodici, ne testimoniano la feconda attività.
Dichiarato di interesse storico particolarmente importante nel 2017 dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio, l’archivio è stato donato nel febbraio del 2018, insieme con la biblioteca personale, alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma dalle figlie Isabella Rauti e Alessandra Rauti.
In un documento particolarmente significativo redatto in terza persona da Pino Rauti emerge il valore che attribuisce all’archivio e alla proiezione di sé nelle carte:
Quando (e se) si riuscirà ad “organizzarlo” non v’è dubbio che un Archivio Pino Rauti, contenente suoi documenti, discorsi e scritti, rappresenterà una fonte di informazione politica di prim’ordine e anche un valido punto di riferimento di natura culturale. Anzitutto per la storia della Destra in Italia, dal primo dopoguerra in poi, anche prima della nascita di quello che fu poi il Movimento Sociale Italiano e che nacque come, appunto, Rauti testimoniò in prima persona diventando uno dei più noti esponenti giovanili – anche e soprattutto dall’ingresso in politica di migliaia di giovani reduci dalla Repubblica Sociale Italiana (RSI). Una “andata” che all’inizio oscillò fra il clandestinismo dei Fasci di Azione Rivoluzionaria (FAR), le avventurose presenze giornalistiche (“Il Manifesto”, “Il Nazionale”, “Asso di Bastoni”, “Rivolta Ideale”, “Rataplan”) e le prime prove di presenza politica all’interno del sistema partitico.
L’archivio è articolato in dieci serie archivistiche, ventotto sottoserie e ventitre sottosottoserie. Tra le serie documentarie la prima, denominata Attività politica e parlamentare, è costituita da 799 unità che rendono conto dell’impegno politico di Pino Rauti. Tra i documenti afferenti all’Attività giornalistica e di studio va sottolineata la presenza di manoscritti, appunti preparatori dei suoi lavori politici e giornalistici, pubblicazioni e materiali di studio. Attraverso la serie Corrispondenza è possibile ricostruire la rete dei rapporti politici e personali. La serie dedicata agli Atti legali conserva invece i documenti dei processi della Strage di Piazza Fontana, della Strage di Brescia e di diversi procedimenti penali, dai quali è stato sempre prosciolto. Si segnala un significativo corpus fotografico che rende conto dell’intensa attività politica di Rauti.
La biblioteca è testimonianza della vasta attività e dei diversi interessi di Rauti. La sezione più ricca è quella relativa alla storia e politica del XX secolo, con particolare approfondimento sul fascismo e sulla Seconda guerra mondiale. Si incontrano inoltre tematiche quali bioetica, ambiente, ecologia ed economia.
Alcuni esemplari presentano dediche autografe, tracce di lettura e documenti rinvenuti al loro interno.
Ha dichiarato oggi sua figlia, l’On. Isabella Rauti:
Emozionata ed orgogliosa, ad otto anni dalla scomparsa di mio padre nel giorno della ricorrenza del suo compleanno, si inaugura virtualmente il fondo Pino Rauti. So che era un suo progetto, ed oggi è una realtà, sarà un pensatoio utile a molti e la narrazione di un personaggio poliedrico e anche il racconto della Destra italiana.
L’inventario dell’archivio è consultabile sul sito della BNCR: http://archivista.bnc.roma.sbn.it/fonds/32