Percorso:

carabinieri.it – Inaugurazione dell’Anno Accademico 2024-2025

In occasione dell’evento il Comandante della Scuola, Generale di Divisione Claudio Domizi, ha dato il benvenuto, introducendo l’intervento del Comandante Generale, Gen. C.A. Salvatore Luongo.

Il Generale Luongo ha espresso la sua gratitudine per la presenza delle autorità e degli ospiti, in occasione della celebrazione di un evento che “fa parte della tradizione di questo istituto d’eccellenza dove l’Arma forma i suoi Comandanti del domani, trasmettendo loro competenze ma essenzialmente quei valori che da sempre caratterizzano la missione del Carabiniere”.

Nel suo discorso, il Comandante Generale ha delineato le nuove sfide che l’Arma dei Carabinieri è chiamata ad affrontare in un’era di profonde trasformazioni e significative minacce che provengono “dai cosiddetti nuovi domini, riferiti allo spazio, alla subacquea, alle dimensioni cyber e cognitiva, all’ambiente informativo e allo spettro elettromagnetico”.

Un concetto centrale del suo intervento è stato quello della militarità, “un requisito irrinunciabile per i Carabinieri ed assume una connotazione strategica, esaltando il senso etico, lo spirito di servizio e il sacrificio, valori che l’Arma condivide con le altre Forze Armate”.

In tale prospettiva e in aderenza alle direttive del Signor Ministro della Difesa, l’Arma dei Carabinieri ha avviato programmi di aggiornamento e potenziamento delle capacità militari dell’Istituzione, in piena sintonia con gli indirizzi del Capo di Stato Maggiore della Difesa.

Sono stati poi ricordati i 15 teatri operativi in cui sono schierati i contingenti, con una forza complessiva di quasi 500 unità, tra cui i Carabinieri presenti sul valico di Rafah dove operano a supporto della missione EUBAM “con il compito di coordinare e facilitare il passaggio tra la Striscia di Gaza e l’Egitto dei feriti e dei malati palestinesi garantendo loro assistenza e protezione”.

Il Generale Luongo ha ribadito la volontà di rivitalizzare le capacità militari con un indirizzo strategico e di alta pianificazione, istituendo Gruppi di Lavoro all’interno dello Stato Maggiore del Comando Generale con lo scopo di assicurare il mantenimento del ruolo, delle funzioni e delle specificità attribuite ai Carabinieri, nonché progettare e sviluppare modelli organizzativi e operativi che valorizzino le caratteristiche dell’Arma e adeguino la risposta alle emergenti istanze della società.

Il discorso ha toccato anche le numerose sfide cruciali che l’Arma è chiamata ad affrontare, dal ruolo fondamentale dei Carabinieri Forestali nel contrasto al cambiamento climatico e al degrado ambientale a salvaguardia degli ecosistemi e dello sviluppo sostenibile, alla lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, la quale per essere contrastata necessita di “una rete di diplomazia giuridica, di cooperazione giudiziaria e di polizia coesa e funzionale, in supporto della tradizionale strategia di prevenzione e di repressione”.

Nel triennio 2021-2024, le indagini svolte dai Reparti dell’Arma hanno portato all’arresto di 2.074 persone per associazione di tipo mafioso, mentre sul fronte dell’aggressione ai patrimoni illeciti sono stati eseguiti sequestri per oltre 1 miliardo e 243 milioni di euro e confische per 587 milioni.

Il Comandante Generale ha poi sottolineato l’importanza del contrasto alla minaccia terroristica di matrice fondamentalista, attraverso “la ricerca informativa, anche attraverso il costante monitoraggio del web e la spinta investigativa, sempre più qualificata e in stretto coordinamento con l’Autorità giudiziaria, che ringrazio ancora una volta per il sostegno e la preziosa opera svolta”.

In riferimento alla “Quarta Rivoluzione Industriale”, ha evidenziato il potenziale dell’intelligenza artificiale, tra le recenti tecnologie la più “emblematica, rivoluzionaria e attrattiva”, evidenziando come l’Arma si sia “dedicata con convinzione nei programmi di ricerca e di sviluppo nel settore”, anche attraverso la partecipazione, con propri rappresentanti, al Gruppo di Progetto interforze “Strategia per l’implementazione dell’Intelligenza Artificiale in ambito Difesa”.

Si è poi focalizzato sulla domanda di sicurezza che attualmente è “forte, costante e riguarda tutti i settori della società civile” e, che per soddisfarla, viene messo in campo un impegno quotidiano con la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza finalizzato a “garantire il pieno incondizionato esercizio dei diritti e delle libertà dei cittadini, in perfetta aderenza al modello di coordinamento oramai compiuto e delineato dalla legge n. 121 del 1981”.

Rivolgendosi nuovamente agli Ufficiali Allievi, il Generale Luongo ha sottolineato che lo scenario attuale richiederà da parte loro “una risposta qualificata, competente e dalla quale non è possibile sottrarsi, in nome di quel rapporto che lega l’Arma, da oltre duecento anni, alla storia dell’Italia e degli italiani“. In questo contesto, le Stazioni Carabinieri, “l’espressione concreta della vocazione alla vicinanza ai cittadini“, sono considerate “luoghi di accoglienza, di ascolto, di inclusione, dove spesso una parola di conforto difronte ai piccoli problemi della vita quotidiana, o una semplice mano tesa fanno la differenza”. Le Stazioni, solo nell’ultimo anno, hanno proceduto per il 73,9% dei delitti perseguiti su tutto il territorio nazionale, di cui una quota rilevante riguarda il codice rosso.

L’obiettivo, ha spiegato, è quello “di continuare ad essere sempre all’altezza della fiducia riposta in noi dagli italiani e dalle comunità affidateci”.

Il Signor Generale ha posto l’accento sull’importanza della formazione, un “fattore strategico dell’azione istituzionale” per forgiare gli Ufficiali dell’Arma il cui operato dovrà basarsi principalmente sul “saper essere”, in particolare su alcuni principi basilari come l’etica del comando, la leadership, la responsabilità, la visione, la creatività, l’ascolto, il dialogo, pensare in grande, andare oltre e il buon esempio.

Il Comandante Generale ha concluso il suo intervento con un messaggio significativo alla futura classe dirigenziale dell’Arma, a cui sarà affidato il destino dell’Istituzione: “Vogliamo dei Comandanti che, nel solco delle più antiche virtù militari, assumano l’iniziativa, non si accontentino di agire nelle rassicuranti comfort zone, ma siano leader autentici, competenti, sereni e fermamente consapevoli di stare sempre dalla parte del bene, nell’esclusivo interesse dei cittadini e della Patria”.

Ha preso dunque la parola il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Sen. Isabella Rauti, la quale, dopo aver riportato i saluti del Sig. Ministro della Difesa non presente all’odierno evento, ha messo in luce uno dei punti di forza dell’Arma dei Carabinieri, ovvero “la capacità di tramandare alle nuove generazioni un patrimonio ideale e valoriale restando sempre al passo con tempi, accompagnando e anticipando le esigenze di una società sempre più complessa”, sottolineando inoltre come “l’Arma, dopo oltre due secoli di vita, è un pilastro fondamentale della comunità nazionale e un riferimento sicuro per i cittadini”.

Il signor Sottosegretario, continuando il suo intervento, ha voluto evidenziare come “I Carabinieri richiamano la storia d’Italia, la vostra uniforme vi rende immediatamente riconoscibili, simbolo di vicinanza ai cittadini e di presenza dello Stato”.

Inoltre, nel delineare le preziose attività svolte da ogni singolo Carabiniere sul territorio nazionale, ha richiamato l’hashtag “possiamo aiutarvi”, che “l’Arma utilizza nei suoi profili social e che racchiude compiutamente la missione, rappresentando la vostra anima e la vostra essenza; possiamo aiutarvi significa siamo sempre pronti, siamo addestrati e siamo al servizio dei cittadini”.

La Senatrice, nel concludere, rivolgendosi ai giovani Ufficiali: “cogliete l’opportunità formativa che la Scuola vi offre, fatelo con orgoglio e dedizione perché il percorso che avete scelto è difficile, pertanto serve equilibrio e determinazione ma serve anche il coraggio di gettare il cuore oltre l’ostacolo”.

Prima della conclusione dell’evento, il Presidente del Consiglio dei Ministri, accompagnata dal Sottosegretario di Stato alla Difesa, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e dal Comandante della Scuola, ha consegnato una pergamena a cinque capicorso in rappresentanza di tutti gli Ufficiali frequentatori.

[Fonte: www.carabinieri.it]

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