“La Regione Lazio dovrà attivarsi, in tutte le iniziative in suo possesso, per sensibilizzare le autorità brasiliane sull’estradizione del terrorista pluriomicida Cesare Battisti”.
Lo dichiara Carlo De Romanis, Vice-Presidente della Commissione Affari Comunitari e Internazionali della Regione Lazio, promotore della Mozione sull’estradizione di Battisti insieme ai Consiglieri Colosimo, D’Aguanno, Rauti, Miele e Bernaudo del PDL, sottoscritta poi da La Destra, UDC, Lista Polverini, IDV e PD. “La Mozione che abbiamo approvato oggi è un segnale, anche se non determinante, verso il Brasile da parte della Regione che purtroppo ha dato i natali a Cesare Battisti. Ricordandoci sempre di salvaguardare le nostre imprese che operano in Brasile, d’ora in poi la Regione Lazio anteporrà la questione ‘Battisti’ su tutti i contatti e gli accordi bilaterali diplomatici, commerciali e turistici con enti pubblici o privati brasiliani. Un atto che ritengo necessario, nel rispetto dei familiari delle vittime e a favore della lotta contro il terrorismo internazionale”, aggiunge De Romanis.
“Ogni tipo di attentato alla memoria delle vittime del terrorismo, come la mancata estradizione di Cesare Battisti, è un passo indietro che ci allontana dall’obiettivo di una memoria condivisa e della condanna del terrorismo. Abbiamo il dovere morale di non dimenticare, ed il dovere del rispetto nei confronti dei parenti di coloro che sono caduti per mano terrorista: per questo ho sottoscritto la mozione del collega De Romanis per l’estradizione di Battisti in Italia”, dichiara la Consigliera Isabella Rauti (Pdl). “Intervenendo sul caso Battisti, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato chiarissimo nello stigmatizzare che quanto stabilito dal Tribunale Supremo del Brasile può inficiare i rapporti di amicizia e di consolidate relazioni internazionali con l’Italia. Il punto nevralgico, sta nel fatto che la decisione del Tribunale brasiliano dimostra di non aver compreso fino in fondo quello che la stagione del terrorismo ha rappresentato nel nostro Paese. E che la ferita resta aperta. Credo che la mozione abbia un valore politico alto, perché con questo documento l’Assemblea del Consiglio Regionale del Lazio vuole contribuire a fare chiarezza su un periodo difficile della nostra storia come quello degli Anni di Piombo e facendo chiarezza ne favorisce la fuoriuscita e la storicizzazione.”
Roma, 23 giugno 2011