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CatanzaroInforma.it – Istituzione / Quote rosa nell’urna. La Fidapa propone la doppia preferenza di genere

Se ne è parlato in un Incontro al Politeama a cui ha partecipato tra gli altri il ministro della Giustizia Paola Severino

Un voto per le donne e un voto per gli uomini. E’ questa la strada per la democrazia paritaria perchè “le quote rosa sono necessarie per spezzare la catena dell’unicità di genere”. Ne è convinto il ministro della Giustizia, Paola Severino, per la sua prima volta a Catanzaro ad un convegno sul tema “La democrazia paritaria”, promosso dalla Commissione pari opportunità della Regione e dalla Fidapa, in cui si è parlato di una proposta di legge regionale per la doppia preferenza. Ad accoglierla all’ingresso del teatro Politeama, Marisa Fagà, fidapina doc e motore dell’iniziativa che ha visto la presenza del governatore Peppe Scopelliti, del presidente del consiglio regionale Francesco Talarico, della presidente della Provincia Wanda Ferro e della presidente nazionale Fidapa, Eufemia Ippolito. Gli onori di casa, però, dopo la Fagà toccano al commissario prefettizio Giuseppina Di Rosa che dà il benvenuto al ministro “in una città laboriosa ed attiva”. Per la presidente della Provincia Wanda Ferro “la possibilità della doppia preferenza è un passo in avanti verso la democrazia paritaria, ma sono sempre stata contraria alle quote rosa – ha detto ancora la Ferro – intese come una riserva indiana. Le quote rosa devono essere un’opportunità di democrazia”. “In un momento di antipolitica ci sono donne in Calabria che si mobilitano per mettere in campo una proposta di legge e quindi valorizzare la presenza delle donne in politica – ha affermato, invece, il presidente della Regione, Peppe Scopelliti -. Noi dobbiamo fare un’analisi molto più approfondita sul tema della legge elettorale: credo, comunque, che questa rappresenti una proposta interessante, dobbiamo poi nello scenario più complessivo della vicenda Calabria immaginare come , in ogni caso, avere in questo scenario una presenza delle donne e quindi garantire la partecipazione attiva, dinamica e di qualità dell’universo donna in un contesto come quello delle elezioni regionali”. “Prima pensavo che non è giusto che le donne si affermino con le quote rosa – ha esordito il ministro Fornero – perché hanno le capacità di affermarsi diversamente. Poi, però, ho pensato a quante difficoltà incontrano e che se quelle catene non si spezzano molte non avrebbero avuto la possibilità ; di dimostrare il proprio valore”. Le quote rosa, dunque, per la Severino sono “una strada per iniziare. Dopo bisogna camminare con le proprie gambe”. “La riforma dell’articolo 18 – ha detto ancora il ministro – va vista nel suo complesso ed io mi occuperò dell’aspetto processuale. Abbiamo già in programma alcuni incontri col ministro Fornero. Interverremo soprattutto sul sistema processuale che è una grandissima integrazione rispetto alla parte sostanziale. Mi sembra importante trovare un sistema processuale nel quale il giudice passa con la massima celerità a individuare quali sono le situazioni di licenziamento e quindi creare le categorie sulla base delle quali poi si avvierà il processo. Un processo celere, efficace ed efficiente che aiuti a distinguere tra le varie categorie di licenziamento”. La presenza del ministro alla Giustizia non poteva che sollecitare qualche interrogativo sul destino della scuola di magistratura, peraltro incalzato dal presidente della Provincia Ferro. “Le cose non vanno risolte a colpi di sentenze ma a colpi di efficienza e di risparmio. Occorre vedere quali sono le sedi più adeguate – ha affermato in merito al contrasto nato tra Catanzaro e Benevento per la localizzazione . Sto facendo un giro perché sono un po’ come San Tommaso e quindi mi piace rendermi conto di persona come stanno le cose. Ho cominciato questo giro, lo proseguirò e poi verranno le decisioni. Un processo celere, efficace ed efficiente e soprattutto che arrivi a distin guerre tra le varie categorie di licenziamento così la parte processuale e quella sostanziale si integreranno tra loro”. Ad arricchire il dibattito – moderato da Angiola Infantino, vice presidente del distretto Sud-Ovest Fidapa – gli interventi di Giovanna Cusumano, presidente della commissione regionale Pari opportunità; Guglielmo Vaccaro, componente della Seconda commissione Giustizia della Camera dei Deputati; Isabella Rauti, componente dell’Ufficio di presidenza del consiglio regionale Lazio.

Maria Rita Galati

[Fonte: www.catanzaroinforma.it]

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