Si è tenuta oggi, presso l’Hotel Nazionale di Piazza Montecitorio a Roma, la conferenza di presentazione della proposta di legge sul “testo unico delle leggi regionali in materia di informazione e comunicazione”, licenziata lo scorso 17 novembre dalla Commissione di Vigilanza sul Pluralismo dell’Informazione del Consiglio regionale del Lazio.
“Grazie a questa importante norma – ha dichiarato il consigliere regionale del Pdl, Giancarlo Miele, primo firmatario della proposta di legge – il Lazio riuscirà a incentivare concretamente tutti quei giovani e addetti al settore che vogliono affacciarsi nel mondo della comunicazione, il tutto senza tralasciare forme di sostegno a chi vi opera da anni e fornisce un servizio alla collettività. Altro punto fondamentale della norma – ha aggiunto Miele – è rappresentato dalla riforma del Corecom, Comitato Regionale per le Comunicazioni nel rispetto dei principi di correttezza ed economicità della macchina amministrativa, il tutto riuscendo finalmente a garantire ai cittadini totale e facile accesso ai dati dell’Amministrazione regionale. In questo modo – ha concluso Miele – il Lazio si è nuovamente confermato una Regione all’avanguardia compiendo un ulteriore passo in avanti in un settore di primaria importanza come quello della comunicazione.”
“Il rispetto della dignità della persona ed il contrasto a tutte le forme di discriminazione è un ‘filo rosso’ che tesse la trama del Testo Unico sulla Comunicazione” ha spiegato la consigliera regionale del Pdl, Isabella Rauti, che ha firmato la proposta di legge , “La dignità femminile in particolare appare oggi ‘assaltata’, e spesso siamo costretti a segnalare all’Istituto per l’Autodisciplina Pubblicitaria immagini stereotipate e lesive della dignità delle donne .Per questo ho contribuito alla stesura della proposta di legge inserendo specifici emendamenti per la parità di genere. In particolare, la Regione garantirà la parità di accesso tra uomini e donne ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica, ed il Corecom vigilerà sulla presenza paritaria dei generi negli spazi concessi dalle emittenti televisive per i messaggi politici durante le campagne elettorali e refendarie e per la comunicazione politica. La Regione accerterà che i soggetti beneficiari del sostegno all’editoria si impegnino a non pubblicare inserzioni pubblicitarie che ledono ed offendono la dignità umana o inducono alla violenza sulle donne – ha aggiunto Rauti – Il Testo Unico sulla Comunicazione darà inoltre concreta attuazione alla risoluzione del Parlamento Europeo del 3 settembre 2008 relativa all’impatto del marketing e della pubblicità sulla parità tra donne e uomini, accertando che i soggetti beneficiari di sostegno applichino la risoluzione.”
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