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congedatifolgore.com – Maria Plozner Mentil – Medaglia d’Oro al Valor Militare – A lei è stato intitolato il comprensorio militare della Ariete – L’omaggio del Sottosegretario alla Difesa e del Capo di SME

Lo Stato Maggiore dell’Esercito ha individuato nella struttura della Brigata ‘Ariete’, peraltro oggetto nel prossimo futuro di un importante investimento infrastrutturale, il giusto luogo da intitolare alla portatrice carnica Maria Plozner Mentil.
Il 6 Marzo la cerimonia d’intitolazione alla M.O.V.M. Maria Plozner Mentil del comprensorio militare, che ospita il Centro addestrativo multifunzione “Ariete” “La Comina”.


Il Comandante della Brigata “Ariete”, Gen.B. Domenico Leotta, ha accolto il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Sen. Isabella Rauti, che ha presenziato alla sentita ed attesa cerimonia della scopertura dell’epigrafe, alla quale hanno partecipato il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen.C.A. Carmine Masiello, il Prefetto di Pordenone, la rappresentante della Regione Friuli Venezia Giulia, l’assessore regionale Infrastrutture e Territorio, Cristina Amirante e altre cariche civili e militari del territorio pordenonese.

“Quest’anno vogliamo festeggiare la Giornata Internazionale delle donne dedicando una Caserma alla portatrice carnica, Maria Plozner Mentil, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria. E con lei onoriamo anche tutte le altre; una moltitudine sconosciuta di donne rimaste senza nome e senza volto ma con l’identità di patriote italiane”. Lo ha dichiarato il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatrice Isabella Rauti. “Un’intitolazione condivisa dal Ministro della Difesa Guido Crosetto e idealmente dedicata anche a tutte le donne in uniforme, nell’anno in cui ricorre il 25º anniversario del loro ingresso nelle Forze Armate e al personale civile femminile che le ha precedute”.

Maria Plozner nasce a Timau nel 1884 e il 9 gennaio 1906 sposa Giuseppe Mentil, anch’egli di Timau, dal quale ebbe quattro figli. Negli anni della prima guerra mondiale, con i figli piccoli e il marito al fronte sul Carso, risponde, come molte altre donne del luogo, all’appello fatto dell’esercito che richiedeva dei volontari per trasportare i rifornimenti dalle retrovie alla prima linea; diventa così una portatrice, come recita la motivazione della medaglia d’oro al valor militare, diventando un esempio per altre donne che vicino al fronte, daranno man forte ai combattenti.

Il 15 febbraio 1916 viene colpita da un cecchino austriaco; trasportata all’ospedale di Paluzza spira il giorno dopo. Dopo il funerale celebrato con gli onori militari, venne seppellita a Paluzza. Il 3 giugno 1934 il corpo viene trasferito nel cimitero di guerra di Timau e successivamente nel tempio Ossario dello stesso vicino ai resti di altri 1 763 caduti sul fronte.

[Fonte: www.congedatifolgore.com]

 

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