L’esponente FdI, ex Casapound, annuncia che venerdì al luna park distribuirà i dolci di Carnevale applicando lo slogan «prima gli italiani». Ondata di sdegno sui social. Giorgia Meloni: «Mi dissocio, si scusi pubblicamente». E alla fine lui annulla tutto
di Giovanni Bernardi
«Frittelle di Carnevale gratis ai bambini, ma solo a quelli italiani». È l’ultima iniziativa del consigliere comunale di minoranza mantovano Luca de Marchi, oggi nelle file di Fratelli d’Italia ma fino a qualche mese fa aderente a CasaPound (è stato espulso dopo aver annunciato di voler partecipare al Mantova Pride). Iniziativa che ha provocato un terremoto politico, con il suo partito che, per bocca del segretario nazionale Giorgia Meloni, si è dissociato fermamente e con il consigliere regionale Viviana Beccalossi, nel Gruppo misto ma da sempre esponente di destra, che ha parlato di «iniziativa aberrante». Dal canto suo, il diretto interessato inizialmente si è difeso parlando di una «provocazione a livello politico». Poi, visto il polverone sollevato, ha deciso di annullare tutto.
Tutto parte dal fatto che, in questi giorni, nei pressi di Palazzo Te è stato allestito il luna park con giostre e attrazioni. Una delle specialità gastronomiche tipiche vendute al luna park sono proprio le frittelle di Carnevale. Da qui l’idea del consigliere de Marchi: l’acquisto, nella giornata di venerdì 15 febbraio, di frittelle e biglietti per l’autoscontro, con i soldi del proprio gettone di presenza in consiglio comunale a Mantova, da regalare ai bambini. Ma è proprio qui che nasce la questione: le frittelle sarebbero andate «solo ai bambini italiani». Non a quelli stranieri. Lui, contattato telefonicamente dal Corriere nel pomeriggio, all’inizio ha tentato di ridimensionare la questione: «La mia è una provocazione a livello politico. Nel corso degli anni ho sempre aiutato tutti: bambini e adulti, italiani e stranieri. Ma, da buon padre di famiglia, il messaggio che deve passare è chiaro: prima gli italiani, poi se resta qualcosa si può pensare anche agli altri. L’amministrazione comunale di Mantova garantisce un gran numero di agevolazioni agli extracomunitari, quindi io penso agli italiani. In ogni caso tutti possono stare tranquilli: le frittelle saranno sia per i bimbi italiani che i per i bimbi stranieri».
Se da sinistra, come è prevedibile, è arrivata una pioggia di critiche, è stata soprattutto Fratelli d’Italia, a livello nazionale, a chiedere a de Marchi di fare un passo indietro. Lapidario il segretario nazionale Giorgia Meloni: «Mi dissocio nella maniera più categorica dall’iniziativa presa dal consigliere de Marchi a Mantova che lede l’immagine di Fratelli d’Italia. Il consigliere la annulli immediatamente e porga scuse pubbliche o saremo costretti a prendere provvedimenti nei suoi confronti». Con Meloni si sono schierate il coordinatore regionale di FdI in Lombardia Daniela Santanchè e la senatrice di FdI Isabella Rauti, eletta a Mantova: «È evidente che l’iniziativa del consigliere De Marchi non c’entra nulla con il patriottismo e non rappresenta in alcun modo Fratelli d’Italia». Sulla stessa linea Barbara Mazzali, consigliere di FdI in Consiglio regionale, che ha chiesto «doverose scuse» a de Marchi.
E il consigliere in Regione Lombardia Viviana Beccalossi, del Gruppo misto ma da sempre su posizioni di destra, ha parlato di «iniziativa aberrante»: «Non ci si può conquistare un quarto d’ora di celebrità sulla pelle dei bambini – ha affermato Beccalossi in una nota -. Da donna fieramente di destra non sono mai stata tenera in tema di immigrazione e nuove povertà degli italiani. Ma in questo caso si è decisamente passata la misura, con un’iniziativa insensata e grave. Con sceneggiate del genere si sviliscono tutti i discorsi che devono essere fatti quando si affronta un argomento così importante come quello dell’immigrazione. Mi auguro che de Marchi torni sui propri passi».
E così è stato. «Ho deciso di annullare l’evento – ha comunicato Luca de Marchi in serata -. Ma vorrei che si ragionasse su chi sono io: da dieci anni aiuto tutte le settimane famiglie italiane in difficoltà. E le frittelle le distribuisco al luna park da cinque anni. Ho sempre detto “solo ai bambini italiani”, ma nessun bambino è mai andato via senza».
[Fonte: milano.corriere.it]