difesa.it – Visita del Sottosegretario alla Difesa Senatrice Isabella Rauti alla Scuola Telecomunicazioni delle Forze Armate – Polo formativo Cyber

Il giorno 24 ottobre il Sottosegretario alla Difesa Senatrice Isabella Rauti ha visitato la Scuola Telecomunicazioni delle Forze Armate di Chiavari, incontrando il personale militare e civile del quadro permanente e i corsisti presenti nell’Istituto.

Nell’ambito della visita, che si è svolta in un’atmosfera di cordialità istituzionale, la Senatrice ha potuto constatare di persona l’intenso lavoro svolto dalla Scuola che è Polo Formativo Cyber della Difesa.

Nel merito ha voluto sottolineare che “STELMILIT costituisce un’eccellenza nel panorama della Difesa italiana ed in quello degli Istituti Militari di Formazione; per la sua vocazione iniziale, per la storia che la contraddistingue, per l’elevata specializzazione raggiunta nel tempo e per il ruolo che esercita oggi nell’ambito della sicurezza cybernetica. La sua centralità ruota sulla funzione delle telecomunicazioni, da sempre cuore nevralgico per la condotta delle operazioni e per la soluzione dei conflitti; in questa Scuola da oltre 70 anni si formano e si addestrano operatori specializzati di settore con competenze specifiche in chiave interforze e capaci di impiegare moderne procedure e apparati sofisticati interoperabili per garantire una risposta congiunta alle minacce globali”.

Oltre l’incontro con il personale la Senatrice ha inteso visitare la Sala Storica dove sono conservati preziosi cimeli che raccontano la storia e lo sviluppo delle telecomunicazioni oltre a quelli di origine marconiana, tra cui proprio le cuffie che Guglielmo Marconi impiegò durante i suoi esperimenti che si svolsero, in gran parte, proprio nel golfo del Tigullio.

Nell’ambito della visita, la Senatrice ha mostrato un particolare interesse per il poligono cyber UNAVOX , uno strumento addestrativo in grado di riprodurre scenari complessi di reti e infrastrutture, frutto di una intensa collaborazione che la Scuola ha sempre avuto sia con l’Industria nazionale che con l’Università.

[Fonte: www.difesa.it]