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Dire – Aeronautica. Goretti: nostra forza è adattarci a sfide e superare limiti. Oggi a SMA presentazione libro ‘Nel cielo ed oltre’ Associazione Pionieri

(DIRE) Roma, 5 nov. – “Questa è un’opera necessaria per guardare al futuro dell’ Aeronautica attraverso la sua storia. Nei suoi oltre cento anni di vita l’Aeronautica militare si è adattata in ogni epoca al momento storico che stava vivendo e ha fatto scelte e preso decisioni importanti per superare momenti difficili, ma soprattutto per cogliere delle opportunità. La nostra forza e il nostro obiettivo, oggi come cento anni fa, è continuare a guardare avanti, adattandosi ai cambiamenti e alle sfide che il presente ci pone, per migliorarci continuamente e per superare i nostri limiti, proprio come i pionieri dell’aviazione hanno fatto in tanti campi contribuendo all’eccezionale progresso del mezzo aereo”. Queste le parole del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare, Generale di S.A. Luca Goretti, questa sera in occasione della presentazione del libro “Nel cielo ed oltre – storia e futuro del pionierismo aerospaziale italiano” (edito da Logisma), presentato all’Auditorium di Palazzo Aeronautica. Il libro,realizzato dall’Associazione Pionieri dell’Aeronautica – la più antica del panorama aeronautico nazionale, costituita il 24 maggio 1923 – è stato curato dal Generale Giorgio Baldacci e dal Professore Pierluigi Bacchini. Alla presentazione ha partecipato la Sottosegretaria alla Difesa, Isabella Rauti.
“L’Aeronautica, sempre di più – ha continuato Goretti – è fatta di altissima tecnologia ma anche, come allora, di coraggio e capacità di osare, con una identità fortemente caratterizzata dall’elemento umano. Stiamo lavorando per continuare ad offrire alle nuove generazioni l’opportunità di guardare al futuro con la curiosità e il coraggio di chi ci ha preceduto, scoprendo nuovi ambiti di azione come ad esempio la space economy, e contribuendo insieme alle migliori eccellenze del paese a sviluppare il mezzo aereo del futuro, con lo sguardo rivolto alle esigenze operative ma anche alle nuove tecnologie che si affacciano con prepotenza nelle nostre vite, come l’intelligenza artificiale. Il compito più difficile è proprio questo, formare il personale di domani, sia i tecnici sia i dirigenti, affinché sappia correre alla stessa velocità con la quale corre la tecnologia”, ha concluso.
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