(DIRE) Roma, 15 mag. – “Fratelli d’Italia e’ da sempre impegnato per contrastare l’offensiva dell’ideologia gender e, in Parlamento e nelle piazze, si sta battendo ora contro l’approvazione del Ddl Zan come, in precedenza, contro i contenuti del disegno di legge Scalfarotto e altri. La posizione di Fratelli d’Italia sul ddl Zan sull’omofobia e’ chiara e lineare: si tratta di una proposta di Legge dettata dal furore ideologico e accompagnata da un forte sentimento di intolleranza”. Cosi’ la senatrice Rauti, Responsabile del Dipartimento Pari Opportunita’, Famiglia e Valori non negoziabili di Fratelli d’Italia.
“Un provvedimento – aggiunge – che non vuole davvero combattere le discriminazioni – che tutti condanniamo – ma che punta a punire con nuove fattispecie di reato chi dissente dal pensiero unico. Si usa questa legge come grimaldello per introdurre definitivamente l’ideologia gender nei programmi educativi scolastici con l’intento, esplicito, di “rieducare” i bambini, privando cosi’ – inoltre – i loro genitori della liberta’ di pensiero e di scelta educativa. Si vuole imporre una societa’ in cui l’identita’ di genere si dissolva nel “gender fluid”, nell’ indistinto e nel molteplice. Per queste ragioni sosteniamo l’iniziativa “Restiamo liberi”, promossa dalle associazioni Pro Life, dai movimenti organizzati e spontanei impegnati nella difesa della vita e della famiglia naturale. Il Dipartimento “Pari Opportunita’, Famiglia e valori non negoziabil” di Fratelli d’Italia sara’ presente oggi, senza simboli di Partito, alla manifestazione in Piazza Duomo a Milano contro il ddl Zan e continueremo ad impegnarci nella battaglia parlamentare. Infatti, le norme per punire chi compie atti di violenza e di discriminazione, basati sull’orientamento sessuale, esistono gia’ e non c’e’ nessun vuoto legislativo da colmare. La nuova fattispecie di reato che si vorrebbe introdurre, l’omotransfobia, inoltre, ha pericolosi contorni labili e lascia ampia discrezionalita’ al giudicante; potrebbe configurarsi come reato pensare e dichiarare – ad esempio – che un bambino ha il diritto di avere un padre ed una madre e non due genitori dello stesso sesso; esattamente come reato sarebbe se la legge venisse approvata, condannare le adozioni omosessuali e chiedere che la maternita’ surrogata e la pratica dell’utero in affitto, gia’ vietati nel nostro ordinamento, siano dichiarati reato universale. Il dibattito sull’approvazione del Ddl Zan, con le sue ulteriori strategie e derive, segna un confine nella visione della vita e rende necessario schierarsi o da una parte o dall’altra. Non e’ in questione, come certa propaganda vuol far credere, la “liberta’ di amarsi” ma e’ in gioco ben altro: la maternita’ surrogata, il ricorso all’utero in affitto, le adozioni da parte di coppie omosessuali, e tutto quanto contenuto nell’ideologia gender e nel suo intento di indottrinamento e sovvertimento”.
(Rai/ Dire)
13:20 15-05-21
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