(DIRE) Roma, 7 mar. – “Le donne nelle Forze Armate italiane da subito sono state esempio di raggiunta parita’. Il processo di inclusione, come regolamenti, può considerarsi completo ma e’ ancora in corso quell’integrazione che non si realizza solo con norme e in tempi brevi. Sono emerse, ad esempio, delle tematiche nuove con l’ingresso delle donne: la maternità, la genitorialita’, i matrimoni tra colleghi. E’ un nodo e anche una sfida. Il tema della conciliazione ha trovato centralita’ nel governo Meloni e nella finanziaria con strumenti per favorire maternita’ e natalita’”. Lo ha dichiarato la sottosegretaria alla Difesa, senatrice Isabella RAUTI, con delega alle pari opportunita’, che ha promosso oggi al Covi il convegno dedicato all’agenda italiana per la risoluzione Onu 1325 ‘Donne pace e sicurezza’.
“Abbiamo raggiunto un buon livello e, potremo dire, completato il percorso di inclusione quando avremo almeno una donna a capo di una Forza Armata”, ha aggiunto. “Non esiste una criticita’ italiana sul tema femminile- ha ribadito RAUTI- il 7% e’ una percentuale che indica sottorappresentazione, come in ogni altro settore, ma ha visto un incremento. Nell ambito NATO – dove ci sono Paesi in cui le donne hanno avuto accesso al mondo militare ben prima dell’Italia – la percentuale delle donne e’ del 12%”, ha precisato.
Sull’impiego operativo ha spiegato: “Le differenze nelle qualita’ fisiche si traducono in diversificazione del combattimento, come accade anche per gli uomini, ma se le difficolta’ sono logistiche allora vanno rimosse”, ha sottolineato la sottogretaria ricordando, a titolo di esempio, l’iniziale preclusione per le donne di accedere nei sommergibili. “Le donne nei conflitti sono le più colpite- ha concluso- e nei conflitti e post hanno un ruolo importante. La resilienza e’ donna e le donne sono protagoniste nei negoziati di pace”, ha dichiarato ricordando il caso della Liberia e il ruolo delle donne nella pacificazione del Paese nel 2002.
“Assumere un punto di vista di genere nelle decisioni diventa dirimente. Le nostre Forze Armate lo sanno bene”, ha concluso.
(Sim/Dire )
11:55 07-03-23
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