Percorso:

Dire – Disabilità. L’importanza dello sport per persone ipovedenti e cieche. Di Girolamo (FISPIC): Giovani pratichino sport fin da bambini

(DIRE) Roma, 6 mar. – Nella Sala ‘Caduti di Nassyria’ del Senato si è svolta oggi la conferenza stampa della Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi (Fispic) dal titolo ‘L’importanza dello sport per persone ipovedenti e cieche’. Una opportunità per ricordare l’importanza dello sport nelle vite di bambini e adulti affetti da gravi problemi alla vista. Fin da piccoli lo sport insegna ad affrontare i nostri limiti, a fare squadra, ad imparare dalle sconfitte e a condividere la gioia delle vittorie. Lo sport è una parte fondamentale della crescita e della vita, nel percorso di salute e nel conquistare nuovi ambiti di libertà e sicurezza personale.
“Ringrazio chi mi ha consentito di organizzare questo incontro – ha detto aprendo i lavori la senatrice Isabella Rauti, sottosegretario alla Difesa – per me è un onore ospitare un evento così bello. Negli ultimi anni la sinergia tra ministero della Difesa e ministero dello Sport per promuovere la pratica sportiva è diventata sempre più forte. E lo spazio riservato gli atleti paralimpici è cresciuto sensibilmente. Il ministero della Difesa segue con grande attenzione i militari che hanno riportato lesioni durante il servizio. Grazie al Gruppo sportivo paralimpico Difesa, nato nel 2014, la promozione dello sport paralimpico è costante. Ringrazio il generale Manzo per l’impegno e la passione, lo sport è uno dei principali cardini dell’inclusione, bisogna ribadirlo con forza”.
“Collaboriamo da tempo con la Fispic – ha aggiunto il presidente Divisione calcio paralimpico e sperimentale Figc, Franco Carraro – e quest’anno è in programma un appuntamento prestigioso per i ragazzi del calcio non vedenti: ad agosto in Inghilterra, a Birmingham, ci saranno i Mondiali e vogliamo che l’Italia disputi un ottimo torneo e riesca a qualificarsi per le Paralimpiadi di Parigi. In generale, spesso il più grande ostacolo per promuovere lo sport paralimpico sono le famiglie, c’è paura che le ragazze e i ragazzi si facciano male. Magari potrebbe accadere, ma succede a tutti, anche ai normodotati, ma grazie allo sport la qualità della vita degli atleti disabili migliora in modo incredibile”. 
La senatrice Giusy Versace, vicepresidente della Commissione 7ma Cultura, Istruzione e Sport, portavoce dell’Intergruppo Parlamentare per le disabilità, atleta paralimpica, ha sottolineato che “dietro ogni atleta ci sono storie meravigliose. Dobbiamo raccontarle, dobbiamo ribadire che lo sport è uno strumento educativo anche per chi la disabilità non la vive. La possibilità di allenarsi, di uscire di casa, di confrontarsi con gli altri è un aspetto fondamentale per la crescita della persona”.
“Ringrazio la senatrice Rauti per averci ospitato – ha dichiarato il presidente Fispic, Sandro Di Girolamo – parlare del nostro movimento in un luogo così prestigioso è un onore. La Fispic è un riferimento per gli ipovedenti e ciechi. Grazie a questo evento vogliamo sensibilizzare le famiglie dove ci sono persone con disabilità visive e promuovere le nostre attività sportiva. Abbiamo otto discipline: calcio non vedenti e calcio ipovedenti, goalball, torball, tennis, scacchi, showdown e scacchi. Il nostro lavoro è concentrato sui giovani, vogliamo che inizino da bambini a fare sport, ma le attività sono aperte a persone di qualsiasi età”.
All’evento presente anche il presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli. “Negli ultimi anni, specie dopo il periodo pandemico, è emerso in modo evidente il fondamentale ruolo che lo sport ricopre all’interno della nostra società. Si sta comprendendo sempre più- ha ribadito- che lo sport non è solo uno straordinario strumento di benessere e di promozione di un corretto stile di vita ma rappresenta allo stesso tempo un prezioso mezzo per favorire l’inclusione e l’integrazione, un pezzo di welfare pubblico dal quale non si può più prescindere. E ciò è ancora più vero per le persone con disabilità”. “Lo sport paralimpico oggi ha dimostrato il suo valore – ha proseguito – facendo capire a tutti quanto sia importante mettere ciascun individuo nelle condizioni di esprimere le proprie potenzialità e di contribuire, con le proprie caratteristiche, alla crescita civile del proprio Paese. Da questo punto di vista il movimento sportivo delle persone ipevedenti e cieche ha saputo incidere in modo significativo nell’immaginario collettivo con un messaggio di resilienza e di determinazione che ha lasciato il segno”.
Nel corso della conferenza, l’oculista e presidente della Società di Oftalmologia Pediatrica e Strabismo, Paolo Nucci ha raccontato una bellissima storia. “Lo sport fa bene a tutti, al corpo e alla mente. Stimola la competizione e combatte l’attitudine a iper-proteggere i bambini, il confronto con l’altro è fondamentale. Seguo una bambina non vedenti di appena 5 anni che fa la ballerina. Lei sa cosa è la danza grazie ai racconti di sua madre, una donna straordinaria. Dico ai genitori di fidarsi di quello che i bambini vogliono fare, lasciare spazio alla loro fantasia e ai loro desideri”.
“Tempo fa- ha preso la parola il Segretario Generale Fondazione OneSight EssilorLuxottica, Andrea Rendima- è iniziato un percorso per portare un numero sempre più alto di ipovedenti e ciechi a iscriversi alle attività della Federazione. ‘Vedere meglio e vivere meglio’ è il messaggio del nostro gruppo. Oltre 550 milioni di persone nel mondo hanno avuto accesso alle visite mediche. Poi le donazioni di occhiali: 58 milioni negli ultimi tre anni, nel triennio 2023-2025 diventeranno oltre 100 milioni. Siamo orgogliosi di sostenere la Fispic”.
Commoventi le parole di Paolo Dong Dong Camanni, giovane atleta non vedente di judo. “Lo sport permette di avere la consapevolezza dei propri limiti e di tentare di superarli. Lo sport disinibisce e consente l’inclusione alle persone con disabilità più di ogni altra cosa. Ho avuto la fortuna di iniziare da bambino, a soli 4 anni, praticando il nuoto fino al 2013. Poi ho scelto il judo, una disciplina che garantisce un confronto continuo con gli altri. Il judo è un’occasione per mettersi continuamente in gioco. Sono affascinato dalla mentalità e dalla bellezza della tecnica di questo sport”.
Un’altra atleta di judo, la giovanissima Alice, ha chiuso i lavori: “Mettersi in gioco- ha concluso- è la cosa più bella, il piacere di ottenere buoni risultati durante una gara dà emozioni straordinarie”.
(Fde/Dire)
16:42 06-03-23
NNNN
DIR2471 3 SPR 0 RR1 N/POL / DIR MPHMPHMPH/TXT

Questa voce è stata pubblicata in Lanci d'agenzia - Sottosegretario alla Difesa, Lanci di agenzia.