(DIRE) Roma, 5 set. – “Non dovrebbe essere necessario parlare di leggi per spiegare che nessuno può essere figlio di due madri, poiché la realtà è sufficiente. Ma la sentenza del tribunale dei minori di Bologna, che convalida l’iscrizione all’anagrafe di una bambina di Parma aggiungendo al cognome della madre quello della sua compagna, è anche contro la legge. L’adozione serve a ridare a un bambino, privo di uno o entrambi i genitori, la situazione di cui è stato privato dalle vicende della vita, non ad assecondare i desideri di chi si occupa di lui”. Lo dichiarano i senatori di Fratelli d’Italia Isabella Rauti, Lucio Malan e Alberto Balboni.
“La sentenza – continuano – va anche contro la legge sulle unioni civili che non fa riferimento all’articolo 29 della Costituzione, che tratta la famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio, bensì all’articolo 2 sulle formazioni sociali. A Bologna si è invece deciso che l’unione civile tra le due donne ‘costituisce a tutti gli effetti una famiglia’. Nelle note di agenzia si legge poi che altre due coppie omosessuali hanno avuto analoghi provvedimenti, sempre motivati dal ‘superiore interesse del minore’, lo stesso concetto alla base degli allontanamenti di bambini nella vicenda di Bibbiano, disposti dallo stesso tribunale e poi risultati privi di fondamento. È indispensabile fermare questa deriva che può fornire a tanti sindaci di sinistra per violare a loro volta la legge, nella speranza di beneficiare poi di simili sentenze”, termina Rauti, Malan e Balboni.
(Sor/Dire)
16:13 05-09-22
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