(DIRE) Roma, 20 mag. – L’Islam “sta conquistando l’Europa”. E se continua un’immigrazione di massa “da qui ai prossimi cinquant’anni l’islamizzazione europea sara’ incontrollata”. E’ l’allarme lanciato da Fratelli d’Italia assieme alla Fondazione Farefuturo, che in una conferenza stampa alla Camera hanno illustrato l’anticipazione di un Rapporto che sara’ presentato ufficialmente il prossimo 11 settembre in Italia e nel Parlamento Ue.
Il presidente di Farefuturo e vicepresidente del Copasir, Adolfo Urso, spiega: “Il rapporto annuale sull’Islam sara’ realizzato dalla Fondazione da me presieduta e dall’Ufficio studi di Fdi. Il rapporto sara’ presentato nella sua integrita’ ogni 11 settembre a cominciare dal prossimo. L’11 settembre crediamo sia la date piu’ significativa per presentare il Rapporto perche’ l’11 settembre ci sono due ricorrenze: il gravissimo attacco alle Torri gemelle che esemplifica l’attacco del terrore islamico al cuore dell’Europa e la data della Battaglia di Vienna del 1683.
E’ un caso? Probabilmente non e’ un caso che il terrorismo islamico colpi’ l’11 settembre a New York proprio nell’anniversario di quell battaglia quando l’Europa cristiana di allora riusci’ a fermare l’incalzare delle forze islamiche”.
Il Rapporto annuale della Fondazione Farefuturo, continua Urso, sara’ garantito da un Comitato scientifico presieduto da Francesco Alberoni, sociologo e docente universitarip. Sara’ poi composto anche da Nuccio Bovalino sociologo; Giuseppe Cecere antropologo; Mario Ciampi, segretario generale della fondazione Farefuturo; Renato Cristin docente di ermeneutica filosofica; Giovanbattista Fazzolari, senatore di FdI e responsabile nazionale del programma; Alessandro Meluzzi, psicologo, criminologo e scrittore; Chiara Moroni, sociologa; la senatrice Fdi, Isabella Rauti; Giampaolo Rossi componente Cda Rai; Souad Sbai, ex parlamentare e presidente dell’Associazione Donne Marocchine in Italia; Giulio Maria Terzi di Sant’Agata, ambasciatore ed ex ministro degli Esteri; Adolfo Urso in quanto
presidente della Fondazione Farefuturo. L’obiettivo del Rapporto sulla presenza dell’Islam in Europa, continua Adolfo Urso, “e’ far emergere l’islamizzazione in maniera scientifica attraverso degli indicatori ufficiali dell’Istat e di altre agenzie demoscopiche su demografia, natalita’, composizione famigliare, investimenti economici a fini di conquista e dominazione, investimenti nelle squadre sportive, in particolare il calcio. E poi indicatori che riguardano i combattenti europei nelle guerre islamiche e il loro ritorno in Europa, indicatori sul terrorismo e la sicurezza in Europa”.
Giovanbattista Fazzolari, responsabile del programma del partito guidato da Giorgia Meloni, spiega alcuni dati: “Basandoci sull’analisi che va dagli anni 2010 al 2016, vediamo che c’e’ stato un incremento di un terzo della popolazione islamica in Europa e di circa il 40 per cento in Italia, con punte del 50 per cento in Germania. Le percentuali – continua il senatore – diventano clamorose sui richiedenti asilo: il 78 per cento sono islamici”.
Il Rapporto traccia anche tre scenari da qui al 2050: a immigrazione zero la presenza islamica in Italia sara’ del +39 per cento; con un’immigrazione regolare sara’ del +125 per cento: con un’immigrazione di massa sara’ del +193 per cento con picchi in Germania del 253 per cento. Il Rapporto sull’islamizzazione dell’Europa sottolinea anche un problema di ‘penetrazione culturale’ dell’Islam nei Paesi Europei. Nicola Procaccini, candidato di FdI al Parlamento europeo, osserva: “Sta accadendo che l’Europa sta cambiando con una islamizzazione che non passa soltanto attraverso gli atti estremi che pure ci son stati con gli attentati, ma passa soprattutto attraverso gli investimenti economici e, attraverso, e’ questa la vera’ novita’, il soft power: sostanzialmente l’avanzata culturale che prepara il campo a cio’ che verra’ successivamente. E questa avanzata culturale si realizza sia attraverso la cultura alta, e lo abbiamo visto al Salone del libro di Torino dove gli Emirati arabi erano presenti con uno stand grande quasi quanto l’intero Salone del libro perche’ gli Emirati arabi uniti hanno dato un generoso contributo economico all’evento monopolizzando poi anche il dibattito; ma e’ presente anche attraverso la cultura popolare che ha invaso lo sport piu’ popolare del mondo che e’ il calcio: non e’ un caso che le squadre delle Capitali d’Europa piu’ importanti come Lisbona, Londra, Parigi, Manchester, Barcellona, Madrid, Roma, Milano siano tutte controllate oppure sponsorizzate da Emirati arabi o Qatar perche’ si cerca di entrare nel tessuto sociale degli eruopei e del resto del mondo attraverso una porta che e’ quella dello sport piu’ popolare sul pianeta Terra”.
Isabella Rauti sottolinea che “anche se lo Stato islamico e’ stato sconfitto sul campo, l’ideologia islamica persiste e vive in Europa. L’Europa – osserva la senatrice Fdi – si e’ rivelata una incubatrice di militanti estremisti, di jihadisti, di reclutatori, di predicatori, di radicalizzatori e radicalizzati. E questo perche’ l’ideologia permane oltre la sconfitta dello Stato islamico. Allora far finta che il problema non esiste non solo e’ una grande ipocrisia ma anche una responsabilita’ perche’ non solo si nega una realta’ di fatto ma si negano le conseguenze enormi di questa realta’. Ed esiste una ‘vacatio legis’: noi vogliamo introdurre il reato di integralismo islamico”.
(Mar/ Dire)
16:06 20-05-19
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