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Dire – Violenza donne. Senato si ferma, Casellati: la più tragica mattanza. Evento in Aula con attrici e associazioni in diretta TV

(DIRE) Roma, 25 nov. – “Anche l’aula di palazzo Madana oggi si è fermata oggi a riflettere sulla più tragica mattanza del mondo contemporaneo, più di cento femminicidi da inizio dell’anno dentro le mura domestiche, ma è solo la punta dell’iceberg perchè dietro i numeri ufficiali c’è una quotidianità di violenze non dette, coperte da una subdola violenza psicologica ed economica, violenze barattate come atti di amore e zittite da sensi di colpa per paura”. La presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, commemora così il 25 novembre.
L’evento dal titolo “No alla violenza. Il grido delle donne” rientra nelle iniziative per Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un appuntamento, fortemente voluto dalla Presidente Casellati, a cui hanno partecipato, in diretta su Rai 1, senatrici di tutti i gruppi, personaggi della cultura e dello spettacolo come Barbara De Rossi, Claudia Gerini e Grazia Di Michele, oltre a rappresentanti delle associazioni impegnate nel contrasto alla violenza sulle donne.
La senatrice di Italia Viva, Donatella Conzatti, parla di “fenomeno grave e strutturale, che vede attori uomini che agiscono violenza, le donne sono trattate come subalterne, eppure la violenza- avverte- non è ineluttabile”. Bisogna “punire in modo fermo, proteggere sempre più e meno le vittime, prevenire formando tutta la società al rispetto”.
Isabella Rauti di Fdi richiama l’attenzione allo “sfruttamento sessuale di cui si parla poco, con organizzazioni internazionali che riducono le donne in schiavitù. La violenza sulle donne non è un fatto privato che riguarda le vittime, ma una malattia sociale da sradicare con un impegno collettivo ed una rivoluzione culturale, di costume e di mentalità. Combattere le violenze di genere è una sfida che coinvolge tutti ed affida ad ognuno un compito”, conclude.
Per la Pd Valeria Valente la violenza “non è fenomeno emergenziale ma strutturale, non è un fatto privato, per onorare questo 25 novembre dobbiamo chiederci che cosa ancora non va”.
(Tar/ Dire)
11:24 25-11-21
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