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Donne: Rauti (Pdl) premia eccellenze femminili nella lotta allo stalking

Cerimonia di premiazione in Campidoglio delle donne che si sono distinte professionalmente e nel loro ruolo sociale

“La lotta allo stalking si realizza attraverso l’educazione sociale, con l’applicazione degli strumenti normativi e la professionalità di chi li attua. Se oggi stiamo combattendo lo stalking, lo dobbiamo alla legge varata dal Governo Berlusconi, la numero 38 del 23 aprile 2009, che ha fatto emergere un sommerso drammatico”.
E’ quanto ha dichiarato la consigliera regionale Isabella Rauti, membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Lazio, alla cerimonia di premiazione delle eccellenze femminili “Roma Capitale delle Donne”, svoltasi questa mattina presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio e organizzata in collaborazione con Zétema Progetto Cultura, Alta Roma, Accademia della Moda e Costume, Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, Biblioteche di Roma, Atac, Accademia Nazionale di Danza e Fondazione Sorelle Fontana. In particolare, Isabella Rauti ha premiato la tenente dei Carabinieri, comandante della sezione “Atti persecutori”, Francesca Lauria.
“All’inizio della legislatura consiliare ho presentato, insieme al collega Claudio Bucci, la proposta di legge “Misure per prevenire e contrastare l’insorgenza e la diffusione dello stalking – ha ricordato la Consigliera Rauti – ed ho proposto l ‘attivazione di ‘sportelli antistalking’ presso le Asl. Il contrasto allo stalking comincia nel vissuto quotidiano di tutti, coinvolge la lotta agli stereotipi mentali e l’iniziativa di oggi vuole essere un invito per tutte le donne a non avere paura e a denunciare i propri persecutori”.
“Combattere tale reato significa – ha concluso Rauti – diffondere la cultura del rispetto delle donne, come recita anche il manifesto ‘Mai più violate’, elaborato dalla Regione Lazio e Roma Capitale, che costituisce una piattaforma di lavoro permanente e aperta alle adesioni di tutti, perché il mancato rispetto dei diritti delle donne e tutte le violenze richiedono un’assunzione di responsabilità collettiva ed uno sforzo comune per essere combattute e sradicate”.

Roma, 10 giugno 2011

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