I ministri della Difesa di Germania, Francia, Polonia, Italia e Regno Unito si sono riuniti a Berlino lunedì sera (25 novembre) per discutere del sostegno militare all’Ucraina, dell’avanzamento delle iniziative di difesa europee e della risposta alla crescente instabilità globale.
I ministri dei Paesi che insieme costituiscono il “Gruppo dei Cinque” si sono riuniti mentre Kyiv si prepara al terzo inverno di guerra, e dopo che la vittoria dell’isolazionista Donald Trump alle elezioni presidenziali americane ha sollevato pressanti interrogativi sul posizionamento strategico dell’Europa.
“Il ministro della Difesa francese Sébastien Lécornu ed io avevamo concordato nella nostra riunione del 6 novembre, dodici ore dopo i risultati delle elezioni americane, di intraprendere questa strada”, ha dichiarato il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ai giornalisti a Berlino.
A loro si sono aggiunti il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz (PSL/PPE), il ministro della Difesa britannico John Healey (laburista) e Isabella Rauti (FdI/ECR), sottosegretaria di Stato al Ministero della Difesa italiano.
L’incontro ha fatto seguito alla riunione dei ministri degli Esteri del Gruppo dei Cinque Plus (+ Spagna) tenutasi la scorsa settimana in Polonia, durante la quale tra Berlino e Varsavia sono emerse divergenze sul finanziamento dei progetti di difesa dell’UE attraverso gli Eurobond.
La guerra in Ucraina al centro della scena
Il Gruppo dei Cinque si è impegnato a sostenere Kyiv nella lotta contro l’aggressione della Russia, che ha intensificato gli attacchi missilistici alle infrastrutture civili.
Rauti ha annunciato che “è in preparazione un decimo pacchetto [di aiuti militari]”, che si aggiunge ai nove già consegnati, per un totale di 2,5 miliardi di euro.
La polacca Kosiniak-Kamysz ha esortato l’Europa ad aumentare la spesa per la difesa, perché “[…] senza sicurezza, tutto il resto non ha senso”.
Varsavia si è impegnata ad aumentare il bilancio della difesa al 4,7% del PIL nel 2025, il più alto in Europa.
Lecornu ha dichiarato che il finanziamento degli aiuti militari all’Ucraina si avvarrà di “approcci innovativi” per soddisfare i contribuenti dell’UE, come i proventi dei beni russi congelati e dei loro interessi maturati.
Come annunciato dalla Francia all’inizio del mese, i profitti inattesi finanzieranno sistemi di difesa aerea come il Mistral e missili a lungo raggio come lo SCALP per sostenere Kiev.
Rafforzare la difesa europea
Oltre all’Ucraina, i ministri del Gruppo dei Cinque hanno discusso anche di esigenze di difesa più ampie.
Pistorius ha sottolineato l’Iniziativa europea per lo scudo aereo (ESSI) per il rafforzamento della difesa aerea e l’Approccio europeo per l’attacco in profondità (European Long-Range Strike Approach – ELSA) per l’acquisto congiunto di sistemi avanzati di attacco aereo e terrestre a lungo raggio, a cui partecipano tutte e cinque le nazioni.
Mentre la maggior parte dei partecipanti all’ELSA dispone di missili da crociera lanciabile dall’alto o dal mare, solo la Turchia, tra i membri “europei” della NATO, ha un missile convenzionale lanciabile da terra con una gittata superiore ai 300 chilometri – un divario di capacità in cui la Russia ha un netto vantaggio.
La produzione congiunta di sistemi d’arma è stata presentata come un modo per ridurre i costi, migliorare gli standard e colmare le lacune delle capacità europee. Il Gruppo dei Cinque ha esortato il futuro commissario europeo per la Difesa Andrius Kubilius, soprannominato “commissario per gli armamenti” da Pistorius, a garantire all’industria della difesa un accesso paritario ai mercati finanziari, con la Banca europea per gli investimenti che svolgerà un ruolo fondamentale.
Si prevede inoltre che la Polonia diventi membro a pieno titolo dell’Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti (OCCAR), con sede a Bonn, integrando ulteriormente il suo ruolo nell’architettura della difesa europea.
“Questo ‘Gruppo dei Cinque’ non è un circolo esclusivo. Può espandersi e si espanderà, ma l’incontro di oggi è stato l’inizio di ulteriori discussioni”, ha aggiunto Pistorius, sottolineando che il format sarà portato avanti.
Il prossimo incontro si terrà in Polonia all’inizio del prossimo anno, ha annunciato Kosiniak-Kamysz.
[A cura di Alice Taylor-Braçe]
[Fonte: euractiv.it]