Intervista ad Isabella Rauti, figlia di Pino Rauti, esponente di spicco dell’MSI, una vita dedicata all’amore per la politica, portavoce di Prima l’Italia e componente dell’esecutivo di Fratelli d’Italia, impegnata, oggi, con spirito costruttivo e positivo nella ricostruzione della casa comune di tutti gli uomini e le donne della destra italiana.
“Rendi forti i vecchi sogni perché questo nostro mondo non perda coraggio” fu il monito di Ezra Pound, e c’è chi ancora lotta affinché il sogno di una destra politica forte e coesa torni ad emergere con forza nel panorama politico italiano. Quella della Destra sociale è una storia fatta di uomini e donne uniti dal coraggio delle proprie idee, dall’amore per la politica e dalla voglia di correre dietro ad uno straordinario sogno politico; è la storia di un partito dagli ideali forti e certi, quell’MSI che in troppi, nel panorama politico, guardavano con troppa diffidenza, spesso emarginandolo nelle grandi scelte politiche; è la storia di un movimento che ha trovato però, consensi e la fiducia dei cittadini, un movimento che ha affrontato anche scelte difficili, per divenire un partito di governo, maturo e responsabile.
Quell’MSI nel 1995 è divenuto Alleanza Nazionale, raggiungendo persino il 15% dei voti nelle elezioni politiche nazionali del ‘96, con quasi sei milioni di elettori che hanno premiato la loro azione politica, per poi sciogliersi in un nuovo contenitore politico, quel PDL che doveva, in teoria, aggregare tutte le anime del centrodestra. Una scelta che non portò grande fortuna politica, e che ottenne solamente la dispersione di tutti quegli uomini e donne che avevano affrontato una lunga e difficoltosa traversata politica di crescita, una dispersione che, oggi con fatica, si sta cercando di riaggregare, di nuovo, sotto una unica casa comune, all’interno di un partito nuovamente riconoscibile per l’elettore. Un confronto in tal senso, si è avuto a fine marzo, quando si è celebrato a Roma un convegno dal titolo “Una Destra per la terza Repubblica”, con la volontà di portare avanti un progetto politico comune, “ma questo incontro del 28 marzo – promosso da dieci sigle – è stato preceduto da un’altra iniziativa, l’8 febbraio, intitolata “Un nuovo inizio” per riaggregare la Destra” precisa la Dottoressa Isabella Rauti, “ed è frutto di un percorso tracciato anche attraverso una piattaforma online, Forumdestra.it, per confrontare e condividere idee e progetti, in un dialogo più vasto e allargato”. “L’obiettivo – precisa Isabella Rauti – è rafforzare il percorso di allargamento e riaggregazione della destra italiana per intercettare quel consenso che c’è e non è ancora emerso, colmando così, un vuoto politico e rafforzando la sfida al Governo Renzi. Il Centrodestra che eravamo abituati a conoscere non esiste più e dobbiamo allargare la fascia di consensi per rappresentare quel blocco sociale , presente nel Paese, che non si sente rappresentato; è necessario coinvolgere tutte quelle associazioni, movimenti e persone che si riconoscono in valori comuni, per disegnare insieme un manifesto dei valori fondativi e identitari della destra italiana. Si tratta di costruire un percorso futuro che sappia riportare la destra al governo e che restituisca alle varie anime della destra una casa comune. Oggi, nello scenario politico e in Parlamento esiste un solo partito che si richiama esplicitamente alla tradizione della destra ed è Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, formazione alla quale appartengo; ed è questa esperienza – dal mio punto di vista – il punto di riferimento fondamentale per dare una sponda solida alla riaggregazione della Destra “. Una fase politica, questa che stiamo vivendo, che è in pieno fermento, con soggetti politici che cercano una nuova collocazione, con partiti politici che devono ritrovarsi per riavvicinare il proprio l’elettore disilluso da una politica lontana dai propri bisogni e necessità, e con l’antipolitica urlante e vociante che ha dato sfogo alla rabbia e alla disperazione di una società piegata dalla profonda crisi economica, senza però riuscire a mutare lo status quo delle cose. “Il fenomeno del grillismo – osserva Isabella Rauti – è una risposta sbagliata ad una esigenza giusta, causate da quelle forme di cattiva politica; ma all’antipolitica preferisco l’”ante-politica” , quella che conserva una dimensione etica, risponde alle esigenze reali e tutela i diritti. Non mi piace la contrapposizione del cittadino allo Stato, confondendo lo Stato nazionale con lo Statalismo e l’oppressione fiscale; credo sia stato un errore politico. Abbiamo bisogno, invece, di uno Stato Nazione forte, per rispondere ai reali bisogni dei cittadini”. E anche l’attuale crescita politica della Lega, sotto la guida dell’On. Salvini, spesso cavalcando anche idee e valori della destra sociale, viene vista positivamente. “La Lega – afferma Isabella Rauti – dice cose di destra senza però avere le radici e la storia della destra. Ne condivido la critica al tecnicismo europeo, all’eurocrazia e all’appiattimento sui diktat della Germania, all’assenza di politiche migratorie europee ma la Lega rimane troppo ambigua sull’unità nazionale. La Destra nazionale, popolare e sociale, cui mi richiamo, si basa come carattere distintivo e fondativo sull’unita e l’identità nazionale, sulla sovranità nazionale, sul concetto di Stato-nazione , nonché sui valori non negoziabili della persona. Noi e la Lega abbiamo, quindi , temi e battaglie comuni, ma abbiamo una storia diversa e non vorrei delegare la Lega a rappresentare ciò che storicamente ci appartiene ed appartiene alla Destra”. Appunto, quell’Europa che ancora oggi, sembra apparire troppo lontana dalle esigenze e dai bisogni dei suoi cittadini, troppo impantanata nella burocrazia e nei rapporti di forza tra i vari Stati membri. Quell’Europa su cui Giorgio Almirante ebbe a dire, in tempi ancora non sospetti, “la destra o è Europa o non è. E vi dico qualcosa di più: l’Europa o va a destra o non si fa”. “Appartengo ad una generazione cresciuta fortemente europeista – afferma Isabella Rauti – sognavamo di costruire l’Europa dei popoli, delle identità e delle radici cristiane europee ed è per questo che sono fortemente critica rispetto all’ Europa che si è creata e che ha fatto prevalere i poteri forti sui diritti dei suoi cittadini e gli interessi economici e del mercato sui bisogni delle persone. Più che Europa, appare Euro-Germania e insieme di logiche imposte da Bruxelles ai paesi membri”. Idee chiare e nuove energie da spendere per questo nuovo progetto politico, che vede Isabella Rauti tra i protagonisti più attivi, lei, figlia del grande Pino Rauti, esponente di spicco dell’MSI, lei che ha la politica nel DNA, lei che ha da sempre fatto politica attiva, senza mai cercare poltrone e ruoli istituzionali, per la sola ambizione personale, come, invece, troppo spesso accade. “Devo tanto a mio padre per la mia formazione ed esperienza politica e cerco di osservarne gli insegnamenti e rispettarne l’eredità morale; lui è stato e resta un punto di riferimento ideale, culturale ed ideologico per intere generazioni della destra italiana. Lo è stato per la sua militanza ed azione politica e ci ha lasciato un’eredità culturale inesauribile; anche per questo – a due anni dalla sua scomparsa – ho fondato il “Centro Studi Pino Rauti”, un’associazione culturale con lo scopo di raccogliere e catalogare le opere che ha lasciato, i volumi che ha scritto ed un enorme patrimonio documentale e librario, affinché non si disperda e si possa continuare a trasmettere i suoi insegnamenti politici e la sua eredità culturale e di idee”. “Mio padre – continua Isabella Rauti – è stato un capo politico, ma anche un intellettuale rivoluzionario sempre in grado di anticipare tempi e temi ; ha parlato per primo – a Destra – di questioni ambientali, di emergenza demografica, di ondate immigratorie, di nuove povertà, degli effetti della globalizzazione e potrei continuare…! In quello che ci ha lasciato scritto ci sono tutte le risposte alle sfide del presente !”. “Noi siamo gli eredi di una grande tradizione politica, quella della destra nazionale, popolare e sociale e dobbiamo riaggregare la destra che ha attraversato il lungo percorso che nasce con la fondazione del Movimento Sociale Italiano ed arriva all’esperienza di Alleanza Nazionale. La destra – afferma Isabella Rauti – deve ricentrare i suoi valori originari di Stato, Nazione e solidarietà sociale e diventare il “Partito della Nazione” che crea la sintesi tra le radici identitarie e la necessità di costruire un’alternativa di Governo al Partito Democratico ed al renzismo. E, rispetto allo scenario europeo, questo tipo di Destra non potrà guardare con interesse al Partito Popolare Europeo ed ai suoi stereotipi, ma vedrà nel Front National di Marine Le Pen il suo interlocutore privilegiato, perché ne condivide la spinta nazionalista, la critica alla globalizzazione, ai poteri forti, e la capacità di “sfondamento a sinistra”, intercettando voti anche nelle periferie, tra i ceti operai e tra i disoccupati”. Isabella Rauti è una donna forte e volitiva, da sempre impegnata nell’agone politico, soprattutto in difesa della donna e dei suoi diritti, in una politica che spesso ritaglia per le donne ruoli più di facciata che di sostanza, nonostante il dibattito continuo e nonostante le alchimie politiche quali le quote rosa. “Tanto è stato fatto – sostiene Isabella Rauti – ma ancora molto deve essere compiuto; le percentuali di presenze femminili nella politica e nelle Istituzioni sono gradualmente aumentate ma vanno fatti ancora molti passi avanti, per raggiungere un modello di democrazia compiuto, paritario, senza deficit e asimmetrie. E non si tratta solo di cosiddette “quote rosa”, sarebbe riduttivo; le quote non possono essere un fine né sono un riconoscimento – anzi – sono un mezzo di garanzia, un” male necessario” per colmare il deficit di democrazia e di rappresentanza che ancora persiste nella politica e nelle Istituzioni italiane. Ma oltre le “quote rosa” , esiste un sistema che punta all’empowerment delle donne e alla centralità del mondo femminile in ogni decisione politica “. Ed il coraggio politico, la forza degli ideali di Isabella Rauti potrà aiutare la destra italiana a riaggregarsi in un’area più vasta, una piattaforma nella quale elaborare un nuovo progetto politico, utile a ridare al panorama politico nostrano un partito identitario di destra, di cui si ha estremamente bisogno; perché, come diceva Ezra Pound: “bisogna credere nelle idee che diventano azioni”.
Manuela Pacelli
[Fonte: eventiculturalimagazine.com]