Si chiama “Via le mani” e si disputa domenica 6 ottobre nelle acque del Tevere per sostenere le attività di Telefono rosa
Una delle tecniche dell’ impugnatura del remo nel canotaggio si chiama “via le mani”. E via le mani è anche uno slogan che sottolinea come il ricorso alle violenza non sia mai accettabile. Si chiama così la regata con cui domenica 6 ottobre, sulle acque del Tevere, il canottaggio italiano tornerà a far sentire la sua voce con l’ obiettivo di sostenere le donne vittime di soprusi e di violenza. L’evento è organizzato dal CC Roma in collaborazione col Comitato Regionale Lazio, la Federazione Italiana Canottaggio e con l’ associazione Hands off Women – HOW. Via le Mani 2019, come lo scorso anno, è sostenuta da COOP Italia, main sponsor, ed è proprio Maura Latini, AD Coop Italia, che a pochi giorni dallo svolgimento sottolinea come: «La partnership tra Coop e Federazione Italiana Canottaggio nasce dalla comune promozione e dall’ impegno per un corretto stile di vita dove lo sport e la sana competizione viaggiano a stretto contatto con la buona alimentazione. Riconfermiamo l’ accordo siglato più di 2 anni fa con la Squadra Nazionale Femminile e ritorniamo a sostenere partecipando alla regata Via le Mani l’ importante attività svolta da Telefono Rosa contro la violenza di genere e a favore delle donne in difficoltà».
Isabella Rauti, Presidente dell’ associazione Hands off Women – HOW, evidenzia, invece, che: «Il fenomeno delle violenze di genere resta largamente sommerso e quello che emerge è solo la punta dell’ iceberg. Per contrastare gli stereotipi culturali e le violenze sulle donne le leggi sono necessari ma da sole non bastano: ognuno deve fare la sua parte e c’ è bisogno di progetti educativi e di campagne di sensibilizzazione. Di fronte a questo scenario, con l’ Associazione “Hands Off Women – HOW”, che testualmente vuol dire “giù le mani dalle donne” mentre il suo acronimo ‘HOW’ rimanda al “come” fronteggiare il drammatico fenomeno delle violenza sulle donne, nasce “Via le Mani. “Via le mani” è un’ espressione tecnica che indica un movimento usato nel canottaggio ma può significare anche un ordine lanciato contro chi picchia le donne ed una richiesta di difesa. La regata di canottaggio “Via le Mani” è un’ occasione di incontro e soprattutto un evento per attirare l’ attenzione sulla questione, e per promuovere e diffondere la cultura del rispetto di genere e contrastare le violenze sulle donne. Non c’ è linguaggio più diretto ed efficace di quello dello sport che all’ antagonismo sceglie l’ agonismo, quello puro che riesce ad esprimere e produrre solidarietà ed inclusione».
Ovviamente l’ obiettivo principale rimane sempre quello di contribuire ad allontanare quel velo di silenzio che troppe volte si accompagna a comportamenti indegni che ledono la dignità dell’essere umano. Per questo motivo la Presidente dell’ Associazione Nazionale Volontarie Telefono Rosa ONLUS, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, ha affermato che: «La Rete Nazionale dei Telefoni Rosa ormai da 30 anni si occupa di combattere la violenza, aiutando le donne a riprendere in mano la propria vita. Facciamo questo con la collaborazione delle nostre professioniste, attraverso i nostri progetti che mirano al reinserimento lavorativo e grazie ai gruppi di auto aiuto organizzati nei nostri CAV il nostro è un impegno costante e continuo, ma vogliamo che anche la politica e le istituzioni, e tutta la società, si facciano carico di questo impegno per lottare insieme contro la violenza sulle donne. Riteniamo che Via Le Mani sia una splendida manifestazione, non solo per accendere i riflettori su un fenomeno tanto grave ma per sensibilizzare nei confronti di una cultura che ancora oggi purtroppo è capace di svilire la donna. Come Associazione crediamo nei valori dello sport e nel gioco di squadra. Ogni giorno mettiamo nel nostro lavoro la stessa pazienza e forza che questi atleti dimostrano. Più forti insieme è il motto che vogliamo condividere con ognuno di voi».
[Fonte: m.famigliacristiana.it]