11/03/2025 Eroina silenziosa della Prima Guerra Mondiale, trasportò viveri e munizioni per gli alpini fino al suo sacrificio nel 1916. Oggi il Comprensorio militare di Paluzza porta il suo nome, inaugurato dal Sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti per onorare il coraggio delle Portatrici Carniche
Sul fronte carnico, nel 1916, le difficoltà nei trasporti resero estremamente complesso il rifornimento delle unità italiane dislocate in alta montagna. Le truppe, esposte alle condizioni estreme della guerra e del clima, subirono gravi privazioni. Per far fronte a questa emergenza logistica, si ricorse all’aiuto delle donne dei comuni di Paluzza e Timau, che si offrirono volontarie per trasportare a spalla viveri e munizioni ai soldati in trincea.
Queste donne, conosciute come “Portatrici Carniche”, svolsero un ruolo fondamentale nel sostenere i reparti alpini durante la Prima Guerra Mondiale, come la “madre coraggio” dell’omonima opera di Brecht. Con un bracciale rosso che riportava il numero del reparto da cui dipendevano, percorrevano dislivelli superiori ai 1.000 metri, trasportando sulle spalle gerle del peso di 30-40 kg. Si stima che fossero circa 1.454 le Portatrici Carniche che prestarono il loro instancabile contributo alla causa bellica.
La storia di Maria Plozner Mentil
Tra queste donne vi fu Maria Plozner Mentil, nata a Timau (Udine) il 17 novembre 1884. Sposata con Giuseppe Mentil nel 1906, ebbe quattro figli. Quando scoppiò la guerra, il marito fu inviato sul fronte del Carso goriziano-triestino, lasciandola sola con i bambini. Nonostante le difficoltà, Maria rispose all’appello dell’Esercito, diventando una Portatrice. Il suo esempio ispirò altre donne del luogo, che si unirono a lei nel compito di supportare i combattenti in prima linea sulle montagne della Carnia.
La sua figura è ricordata con onore in una lapide marmorea posta sulla sua casa natale a Timau, dove si legge:
“Qui ebbe i natali il 17 novembre 1884 Maria Plozner Mentil, eroina di Timau e delle donne carniche, sintesi di sublime virtù militari, caduta sotto il piombo nemico il 15 febbraio 1916 al Malpasso di Pramosio. Il battaglione alpini Tolmezzo l’accoglie tra i suoi morti gloriosi. 16 giugno 1934.”
I contemporanei la ricordano come una donna gentile, madre amorevole e lavoratrice instancabile.
Il sacrificio supremo
Il 15 febbraio 1916, Maria partì, come ogni giorno, con il drappello di portatrici di Timau e Cleulis per rifornire le truppe italiane al Malpasso di Pramosio. Affiancata dall’amica Rosalia Primus, terminò la consegna e iniziò la discesa. Ma verso le 11:00, una scarica di fucileria nemica, proveniente dalla vetta del Koder Alm, le colse di sorpresa. Maria venne colpita al fianco e cadde senza un lamento. Soccorsa dall’amica e dagli alpini, fu trasportata all’Ospedaletto di Paluzza, dove spirò nella notte.
Le sue ultime parole furono di rammarico per non poter più aiutare gli alpini nella difesa della sua terra. Dopo 17 anni, grazie all’impegno del Maggiore Alberto Osti e delle autorità locali, le sue spoglie furono trasferite dal cimitero di Paluzza a quello militare di Timau, dove riposa accanto agli alpini con cui condivise sacrifici e sofferenze.
Il riconoscimento della Patria
Nel 1997, il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro conferì alla memoria di Maria Plozner Mentil la Medaglia d’Oro al Valor Militare, in rappresentanza di tutte le Portatrici Carniche. La motivazione sottolinea il suo “encomiabile spirito patriottico”, la consapevolezza dei pericoli e la dedizione assoluta alla causa.
Nel 2023, in occasione della Giornata internazionale della Donna, il Comprensorio militare di Paluzza è stato ufficialmente intitolato a Maria Plozner Mentil, diventando così l’unica infrastruttura della Difesa dedicata a una donna. La cerimonia di inaugurazione si è svolta alla presenza del Sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, che ha reso omaggio al sacrificio di Maria e delle Portatrici Carniche, sottolineando l’importanza del loro contributo nella storia italiana.
L’eroismo delle Portatrici Carniche non fu mai cercato, ma vissuto con una dignità silenziosa. Donne umili e forti, affrontarono il gelo, il peso delle gerle e il pericolo del fuoco nemico per sostenere chi combatteva per difendere la loro terra. Oggi, la memoria di Maria Plozner Mentil e delle sue compagne vive nell’intitolazione del Comprensorio militare di Paluzza, simbolo di tutte coloro che ancora oggi contribuiscono, con tenacia e sacrificio, alla difesa della Patria e delle sue istituzioni.
[Fonte: www.famigliacristiana.it]