“Nasce oggi il Forum delle Elette nei consigli regionali – che si propone di diventare organismo permanente – ed affronta il nodo della riforma elettorale nell’ottica di genere. La popolazione femminile è il 52% del corpo elettorale, ma non è riuscita ancora a superare la quota di 1/4 delle elette. Storica è la distanza delle donne dai posti di potere, storica è la corresponsabilità dei partiti; ed è da lì che bisogna ripartire. Non sono le donne che non hanno una vocazione alla politica, ma sono i meccanismi della politica che le penalizzano”. Lo ha detto la Consigliera regionale del Pdl, Isabella Rauti, nel corso del suo intervento al 1° Forum delle Elette, organo neonato in seno alla Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, che si svolge a Roma oggi e domani presso la Nuova Aula dei gruppi parlamentari in Campo Marzio.
“La Riforma del Titolo V della Costituzione – prosegue Rauti, che è nel Comitato organizzatore del Forum – ha devoluto più potere agli Enti Locali ed alle Regioni, anche in materia elettorale ed in materia di realizzazione di pari opportunità di accesso alle cariche elettive”.
“Il Consiglio regionale del Lazio rapprensenta una buona prassi – sottolinea la Consigliera del Pdl – perchè nel c.d. listino bloccato è previsto il 50% di donne ed una quota femminile nella composizione della Giunta e nell’Ufficio di presidenza; la Legge elettorale del Lazio, il Regolamento e lo Statuto prevedono norme vincolanti come, del resto, il Parlamento europeo continua ad indicare come strumento di riequilibrio della rappresentanza di genere e di garanzia dell’efficacia dei sistemi democratici”.
“Considerando che la riforma della legge elettorale è un’urgenza, bisogna che si intervenga subito affinché la rappresentanza femminile venga tutelata. Le donne hanno parità di accesso ma scontano un dumping nell’esercizio dei diritti garantiti ed anche la nostra moderna democrazia risulta asimmetrica e deficitaria. Il riequilibrio della rappresentanza – conclude Rauti – garantisce sviluppo, crescita del territorio e porta nei luoghi della decisione un maggiore numero di voci e di bisogni, e credo che le donne nelle Istituzioni siano garanzia di buon governo.”
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